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al 31 marzo, e per tre mesi, via libera alle domande per partecipare a DigitBrain, il cervello digitale europeo.
DigitBrain impegnata nell’innovazione italiana per l’industria 4.0
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L’UE ha stanziato 700mila euro per la prima delle due open call del progetto DigitBrain. Sette esperimenti per dodici mesi, costruiti sull’integrazione di tecnologie Digital Twin, la copia digitale di una risorsa imprenditoriale fisica, e big data che ottimizzeranno i processi delle Pmi europee.
Il progetto DigitBrain nasce all’interno del programma Horizon 2020, che sostiene la ricerca europea. La prima call di DigitBrain aprirà il 31 marzo per tre mesi. Online potranno essere inviati gli esperimenti che dovranno sfruttare le tecnologie del cervello digitale per la comunità manifatturiera.
Le application dovranno essere formate da un partner tecnico e un end-user del settore manifatturiero, nonché realizzate con l’aiuto dei Centri di Competenza europei e i sei Digital Innovation Hubs. Questi esperimenti devono rendere competitive le PMI, permettendogli scambiarsi e valutare dati sul ciclo di vita di un prodotto efficientemente.
DigitBrain avrà a disposizione un fondo di 9,5 milioni con il quale verranno ampliati i risultati dei progetti europei precedenti (come CloudiFacturing, FiWARE, IDS) con il Digital Twin. Sarà un modello d’impresa 4.0 che utilizzerà strumenti quali il GPS che consente di tracciare i prodotti e le materie prime durante tutto il ciclo di vita produttivo e il cloud per gestire le piattaforme di analisi dei dati.
I primi progetti
Il Competence Center italiano Start 4.0 di Genova dovrà supervisionare i vari progetti del sud Europa, fin da ora sono già sotto la sua attenzione due.
Digital Style è uno dei progetti. Inserito nel mondo del fashion di lusso, coinvolge le aziende Domina e Porini. L’end-user invece è Fratelli Piacenza, che fornisce tessuti per grandi marchi internazionali, come Gucci, Louis Vuitton e Prada.
Lo scopo è creare un Digital Twin, un gemello virtuale del processo produttivo, dal quale poter vedere tutti i parametri per l’elaborazione e analisi, così da ottimizzare la produzione nei reparti di finitura e tessitura.
L’altro progetto è Digital Brain for Laser – Cutting and Forming of Aluminium, che si rivolge a un’azienda manifatturiera per la lavorazione della lamiera, la Gigant. Lo scopo è l’implementazione di digital brain per il sistema di produzione aziendale che si occupa del taglio laser e della formatura dei prodotti in alluminio.
Cristina Battaglia, direttrice del Competence Center Start 4.0, ha dichiarato:
“Il target è esplicitamente quello delle PMI perché l’idea è che tecnologie così evolute e avanzate spesso non sono accessibili per le piccole imprese, ma sono fondamentali per la competitività”.
Ha posto l’accento su un aspetto del DigitBrain finora poco raccontato:“C’è un tema di enorme rilevanza per l’introduzione di queste tecnologie: la sostenibilità. In questo progetto è fortemente impermeata negli obiettivi del progetto. Questo modo di simulare, di predirre e di apprendere da ciò che è avvenuto in passato, consente di correggere errori e di ottimizzare processi in un’ottica di sostenibilità e questo sappiamo che è a livello Europeo, una delle grandissime sfide”.
Fonte immagine mlucero su Pixabay