Nella giornata di ieri, in Canicattì, la Polizia di Stato denunciava in stato di libertà un cinquantenne della provincia di Messina in quanto responsabile dei reati di minaccia e diffamazione tramite social.
La denuncia aveva avuto origine lo scorso 17 febbraio, allorquando i poliziotti del Commissariato di Canicattì avevano ricevuto la denuncia di un uomo che, vedendosi diffamato sulla pagina del social neetwork “facebook” ove ha un profilo che pubblicizza la propria attività di carattere artistico, proponeva querela.
Il querelante, specializzato nella realizzazione di mosaici, veniva incaricato a realizzare alcune opere da un anziano, all’accordo aveva preso parte anche l’odierno denunciato in qualità di nipote.
Dopo la realizzazione e consegna della prima opera, il committente, considerando l’opera non gradita poiché ritenuta mal riuscita, manifestava la volontà di recedere dal precedente accordo, chiedendo la restituzione dell’acconto già corrisposto.
Le richieste telefoniche di recesso dal contratto si protraevano nel tempo e degeneravano in avvertimenti minacciosi che l’odierno indagato profferiva nei confronti della parte offesa, consistenti nel paventato danno d’immagine.
Al termine delle indagini il personale del Commissariato accertava le responsabilità penali del predetto segnalandolo alla A.G per i reati in argomento.
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