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enunciati: badante per furto di carta di credito
In Canicattì, la Polizia di Stato denunciava in stato di libertà una donna canicattinese, con precedenti specifici di polizia, poiché ritenuta responsabile di furto e di indebito utilizzo di carte di pagamento.
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Invero, la segnalazione alla Autorità Giudiziaria traeva origine da una denuncia che un anziano uomo aveva sporto presso il Commissariato di P.S. di Canicattì per aver subito l’indebito prelevamento di poco meno di 2.000,00 euro dal proprio conto corrente e la sottrazione di oggetti di valore dalla sua abitazione. Gli agenti del Commissariato esperivano accurati accertamenti per acclarare le responsabilità penali, che davano esito positivo. Invero, dalla visione delle immagini delle videocamere di sorveglianza pubblica e dell’istituto bancario, si acclarava che la donna aveva effettuato alcuni prelevamenti da uno sportello bancomat del centro cittadino utilizzando la carta sottratta all’uomo nell’abitazione ove l’indagata espletava il servizio di badante di un congiunto della parte offesa. Inoltre, oltre al furto della carta bancomat e dei soldi sottratti dal citato prelevamento, come detto effettuato mediante indebito utilizzo di carte di pagamento, la donna è stata indagata anche per il furto di oggetti preziosi di notevole valore economico, presumibilmente asportato dalla abitazione degli anziani signori durante l’attività lavorativa.
Denunciati: pregiudicato per furto di auto
Il 4 febbraio u.s., in Canicattì, la Polizia di Stato denunciava in stato di libertà un uomo di Canicattì.
In particolare, durante un servizio di controllo del territorio, l’attenzione degli Agenti del Commissariato di P.S. veniva attirata da un veicolo condotto da un uomo, pluripregiudicato. Riconosciuto il conducente, sospettato di diversi reati contro il patrimonio, gli operatori di Polizia procedevano al controllo del mezzo che, dagli accertamenti, risultava rubato alcune settimane addietro in una cittadina limitrofa a Canicattì. Inoltre, all’interno del veicolo veniva rinvenuto un congegno multiuso con una lama di sei centimetri con taglio e punta e due centraline elettroniche, verosimilmente appartenenti ad altre autovetture e probabilmente utilizzate per compiere i furti di veicoli, fenomeno delittuoso in crescita nel territorio canicattinese e nei paesi limitrofi. L’indagato, al fine di eludere od ostacolare l’accertamento sulla provenienza delittuosa del mezzo, aveva apposto le targa appartenenti ad altro veicolo di proprietà del padre. Immediatamente, quanto rinvenuto, veniva posto sotto sequestro.
Gli uomini del Commissariato di Canicattì denunciavano l’uomo per i reati di ricettazione nonché per il porto di oggetti atti ad offendere e per guida senza patente con recidiva nel biennio.
In data 08 febbraio 2021, in Porto Empedocle, la Polizia di Stato in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Agrigento, sottoponeva alla misura della libertà vigilata per la durata di anni due M. F., ‘75. La suddetta misura scaturisce, quale pena accessoria, dalla condanna emessa dalla Corte D’Appello di Palermo per i reati di associazione di tipo mafioso.