“Per superare il girone di ferro serve un pizzico di fortuna”
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del quotidiano Il Mattino, in occasione dell’elezione di Gabriele Gravina a Presidente Federale, per parlare di Champions, di Ancelotti e anche di mercato.
Ecco le sue parole:
“Ha ragione Carlo: contro il Paris Saint-Germain è un match determinante. Ma lui sa già come affrontarla: come una partita di scacchi. Con saggezza, meditazione e riflessione. Passo dopo passo”.
Quella con il Paris Saint-Germain è la gara che deciderà il passaggio del turno?
“Io spero di vincere. È un girone infernale quello in cui siamo capitati, ma abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno: con un po’ di fortuna possiamo passare il turno. A Parigi mi aspetto dei fuochi d’artificio meditati”.
Il turnover è una cosa che lei ha sempre amato?
“Ho una bella rosa, ci ho sempre creduto. Ancelotti cambia sempre formazione e questo sorprende i nostri avversari. Mi piace molto il fatto che una volta spinga con un terzino e quella dopo con l’altro, così è tutto più imprevedibile. Guardate Malcuit: a me ricorda in maniera impressionante Ghoulam”.
Teme l’assalto ai suoi giocatori la prossima estate?
“Non temo nulla. Non c’è giorno che un procuratore non bussi alla mia porta. Chi ha il Napoli nel cuore, qui resta. Guardate Koulibaly: ho alzato un muro per tenerlo con me ma perché lui ha sempre messo il cuore dentro la maglia azzurra”.
Felice per il gol di Fabian Ruiz?
“Certo, perché lo ha fatto di destro, alla Insigne. Lui che preferisce calciare con il sinistro. Un bel segnale anche questo”.
Il presidente della Fifa Infantino ha parlato di necessità di rifare gli stadi in Italia. A che punto è il suo braccio di ferro per il San Paolo con il Comune di Napoli?
“Dobbiamo rivederci ancora perché le pretese di qualcuno (il sindaco, ndr) non sono all’altezza dell’impianto in cui poi giochiamo. Se una cosa vale un certa cifra X non possono venirmene a chiedere cinque volte di più. Perché è normale che io poi alzi lo scudo a protezione della società e dei suoi interessi. Anche perché le risorse che dovrei dare per questa spesa maggiore le sottrarrei ad altri investimenti, dal settore giovanile al centro tecnico”.
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