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Castellammare di Stabia

De Francesco: “Matteo Stoppa mi ricorda nelle movenze un pò Bachini”

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Mariano De Francesco, ex centrocampista della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.

Le dichiarazioni di De Francesco sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ieri mi sono divertito nel vedere la Juve Stabia. Una gara in cui entrambe le squadre si sono affrontate a viso aperto. Belle sortite offensive della squadra di Zeman con gli esterni che tagliano e una palla dentro poi come capita spesso queste gare si sbloccano con degli episodi. Ho visto un grandissimo di Matteo Stoppa. Nelle movenze questo ragazzo mi ricorda un pò Bachini. Mi sembra quel tipo di giocatore fatti i dovuti paragoni. E’ un ragazzo con tanta forza nelle gambe con un bello spunto nel breve. Ora ci dobbiamo dare una svegliata fuori casa. Il calcio è cambiato, bisogna vincere – aggiunge De Francesco – anche in trasferta. Il mercato è finito e ora il mister ha piena coscienza della rosa a disposizione.

Chi fa calcio in questo frangente storico è da considerarsi solo un eroe. In queste categorie significa metterci soldi di tasca propria e gli si può dire solo grazie. Chi fa calcio deve avere passione e deve staccarsi dal mondo imprenditoriale. Bisogna farli lavorare e avere rispetto, bisogna sostenerli perché hanno le spalle forti e tutta la città deve stare vicino perchè è importante avere stabilità nel calcio. Bisogna costruire – continua De Francesco – programmando partendo dalla conoscenza del mercato italiano e straniero. Bisogna avere grandi idee.

Mi auguro che i ragazzi presi nel mercato siano funzionali al progetto del mister. Ieri ho visto sprazzi di bel gioco che mi fanno ben sperare. Bisogna però mostrare più carattere in trasferta a partire da Avellino.

La gara con l’Avellino si prepara da sola. I calciatori non vedono l’ora di affrontare gare di questo tipo. E’ il momento giusto per rompere il ghiaccio. Meglio continuare con questo tipo di partita e che si giochi subito.

Quella partita con l’Avellino finita 1-1 nell’aprile del 1999 e segnò la fine della benzina nei nostri muscoli è quella che ricordo di più purtroppo in senso negativo. Se avessimo portato a casa quella gara forse il campionato poteva prendere una piega diversa. Un’altra gara bellissima – continua De Francesco – fu quella con il pari di Bifera con la Juve Stabia in 9 uomini in una partita sentitissima.

Le vittorie sono il miglior carburante per qualsiasi campionato. Soprattutto quando vengono con calciatori che sono stati presi sul mercato. E’ un periodo – aggiunge De Francesco – che ora bisogna cavalcare. Ho visto un portiere che sa il fatto suo, Dini, e questo è un punto importante per una squadra avere delle certezze dietro. Ora bisogna osare qualcosa in più però fuori dalle mura amiche.

Ricordo con piacere la gara con il Casarano dove ci riusciva tutto alla grande. In quella gara marcai Miccoli. Mi ricordo anche tantissimo il ritorno della gara playoff con la Reggina. Uno degli anni più belli è stato quello con mister Ferrari, grande organizzatore. Voleva rendere perfetto il prato del “Menti” con l’ausilio di un trattore.

Ad Avellino vedremo una prestazione all’altezza della squadra. Non bisognerà mettere pressione su obiettivi e altre cose. Prima la permanenza in categoria – conclude De Francesco – e poi tutto ciò che arriverà sarà sempre ben accetto. Prima o poi si riuscirà di nuovo a tornare nel calcio che conta”.


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