De Angelis, le sue dichiarazioni nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.
Gianluca De Angelis, ex attaccante della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” per commentare il momento delle Vespe.
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Le dichiarazioni di De Angelis sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“La Juve Stabia ha fatto tre pareggi di fila e già ormai si diceva che aveva mollato.Bisogna capire che ogni gara fa storia a sé.
La Juve Stabia sta facendo un campionato splendido.Ci sta che le squadre si chiudono e fa fatica.
Basta vedere la partita che hanno fatto a Potenza dove hanno corso 98 minuti.
Il campionato non è semplice, le squadre ti studiano nei minimi dettagli.Pagliuca è un maestro che trova sempre l’antidoto agli avversari.
Lasciamoli lavorare tranquilli che stanno facendo un campionato eccellente.
Il segreto della Juve Stabia?Dico sempre che al 60% influisce la squadra, per il 25% l’allenatore e poi tutto il resto.
Dietro le quinte c’è un lavoro enorme fra tutto lo staff tecnico e non solo.
La Juve Stabia è migliorata anche in attacco, ora prende qualche gol in più rispetto a prima ma sta facendo bene molto anche in attacco.Ho sentito critiche anche per Adorante che ha subito dimostrato il suo spessore con i 2 gol a Potenza.
Secondo me le più attrezzate sono Avellino e Benevento che possono dare più filo da torcere alla Juve Stabia, – continua De Angelis – anche se ieri il Taranto avrebbe meritato di vincere soprattutto nel secondo tempo.
Se proprio ne devo scegliere una, scelgo l’Avellino che come rosa è sicuramente la più temibile per la Juve Stabia.
Mi piace molto Leone che ti da quella tranquillità che spesso ci vuole quando la squadra è in difficoltà.E’ sempre messo bene col corpo, fa da collante fra difesa ed attacco.
Oltre a Leone prenderei Thiam nella mia squadra.Candellone anche prenderei nella mia squadra perché ha fatto davvero tanto.
Piscopo è un giocatore che strappa e ti crea superiorità, è rapido anche negli uno contro uno ed è bravo anche negli assist.
Gioca dietro le punte ma qualche volta anche da esterno.Sta alla bravura del mister poi trovargli la migliore posizione in campo.
Con Tarantino mi trovavo benissimo, aveva un piede educato, un ragazzo intelligente e da allenatore sta dimostrando le sue doti.
Sono rammaricato per il fatto di non aver potuto fare parte di quella squadra che con Braglia vinse il campionato.
Capisco anche Braglia che si vuole portare i suoi giocatori e ha preferito portarsi i suoi che conosceva meglio.Infatti poi l’abbiamo presa sul ridere con mister Braglia”.