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a Danimarca è in procinto di vietare il burqa e il niqab, tra i tipici indumenti indossati dalle donne musulmane, dopo che i partiti della maggioranza parlamentare hanno annunciato il proprio sostegno al provvedimento. Dopo la legge emessa dal parlamento austriaco, adesso anche il Paese scandinavo si unisce al gruppo di stati europei che hanno deciso di vietare tutti quei veli che rendono irriconoscibili le persone coprendone la faccia.
IL PARTITO LIBERALE CONTRO IL BURQA
Il Partito liberale (Venstre) e l’Alleanza liberale hanno espresso tutto il proprio sostegno al divieto del velo, soprattutto quello integrale che copre tutto il corpo tranne gli occhi. “Non si tratta di un divieto per un indumento religioso, è il divieto di indossare una maschera”, ha dichiarato alla stampa il portavoce del Partito liberale, Jacob Ellemann-Jensen. “In Danimarca ci sarà un divieto di indossare maschere. Tutto qui”, ha scritto sulla propria pagina Facebook il ministro degli Esteri, Anders Samuelsen, membro dell’Alleanza liberale. “Tutti sono d’accordo nel dire che il burqa è una espressione dell’estrema oppressione delle donne”, ha affermato Samuelsen precisando che “ora in Parlamento c’è una maggioranza che pensa che il burqa debba essere combattuto”.
IL SOSTEGNO DELL’OPPOSIZIONE
Questa proposta gode dell’appoggio anche del partito socialdemocratico, principale formazione dell’opposizione, che si è detto favorevole al provvedimento, in attesa di vedere come questa misura “dovrà essere concepita e applicata”. Secondo i dati più recenti, che risalgono al 2010, il numero di donne che in Danimarca usano il burqa o il niqab sarebbe fra le 150 e le 200 persone. Se l’interdizione dovesse andare avanti, la Danimarca si ritroverebbe insieme ad altri Paesi europei come la Francia, il Belgio, i Paesi Bassi, la Bulgaria e il land della Baviera in Germania nella battaglia all’uso del velo integrale nei luoghi pubblici.
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