La Giunta regionale siciliana di centrodestra del Presidente Nello Musumeci, su presentazione dell’assessore ai Trasporti Marco Falcone, ha approvato un aumento contrattuale per i 196 casellanti, 26 tecnici e i tre funzionari del Cas (Consorzio autostrade siciliane).
I 196 casellanti avranno un aumento che 1.901 euro dello stipendio base (come per tutti i dipendenti del comparto pubblico escluse altre voci quali premi e bonus) passerà a 2.492. Ai 26 tecnici assunti solo da circa un anno la remunerazione passa busta da 1.802 euro a 2.335. I 3 funzionari da 2.582 euro avranno in busta paga 3.642 euro.
Sarebbe stata effettuata una cosiddetta equiparazione ai contratti nazionali del comparto autostradale. A tale adeguamento contrattuale saranno anche adeguati la tredicesima, gli straordinari e tutte le indennità comprese quelle di rendimento.
Si rammenta che da quest’anno il Cas è stato riformato e trasformato da ente non economico a economico (17 Luglio 2021 Autostrade Siciliane: la Giunta regionale approva il nuovo statuto dell’Ente), pertanto ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, Falcone “Ciò impone di non applicare più il contratto dei regionali ma quello di settore. E a fronte di questi aumenti il personale lavorerà cinque ore in più a settimana passando da 35 a 40”.
L’assessore ai Trasporti ha anche preannunciato che saranno regolarizzati a tempo indeterminato anche i 130 precari facendoli lavorare stabilmente tra tre mesi e sei mesi l’anno.
È da presumere che in quest’ultimo caso il rimante periodo non lavorativo sarà compensato, come per molti altri lavoratori del comparto regionale, ad esempio gli stagionali, con l’accesso in percentuale all’indennità di quella che prima era la cosiddetta “disoccupazione” e adesso “Naspi” (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, anche detta Indennità mensile di disoccupazione – La NASpI è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. La misura della prestazione è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se la retribuzione è inferiore a un importo di riferimento stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT e reso noto ogni anno dall’INPS con circolare pubblicata sul sito (1.227,55 euro per il 2021).
(
le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)
Lascia un commento