Crolla il ponte a Castellammare del Golfo (TP) – SS114 ad Alì (ME) chiusa da un mese per frana

Sicilia: il ponte San Bartolomeo sulla SS187 tra Alcamo Marina e Castellammare del Golfo è crollato; la Riviera jonica messinese divisa dalla persistente chiusura della SS114 ad Alì per frana

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SICILIA OCCIDENTALE: CROLLA IL PONTE A CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TP)

Stamani nel trapanese il ponte San Bartolomeo sulla strada statale 187 che collega Alcamo Marina con Castellammare del Golfo (TP) è crollato. L’ennesima, per fortuna almeno stavolta, tragedia sfiorata, infatti una vettura si è arrestata appena in tempo prima del cedimento.

Ieri si era abbattuto un temporale nella provincia di Trapani con copiose piogge sicché le acque gonfie del sottostante fiume avrebbero fatto cedere uno dei piloni centrali del ponte che si trova nel tratto di strada che collega la spiaggia Playa con Alcamo Marina.

Tuttavia già negli anni passati l’Informazione siciliana aveva più volte segnalato la necessità di interventi manutenzione al predetto ponte.

Il Sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo in una sua dichiarazione nel chiedere immediati interventi di sistemazione della Strada Statale 187 ha evidenziato che “Occorre mettere in sicurezza tutto il costone sovrastante la ex 187 per le continue frane, molto pericolose per l’incolumità dei cittadini. A seguito di sopralluogo del genio civile e della protezione civile un tratto è chiuso dopo la frana del 21 ottobre poco prima del bivio nord per la spiaggia Playa e del ponte sul fiume appena crollato. Siamo in attesa dell’intervento urgente di consolidamento dopo un precedente crollo e un’altra area messa in sicurezza nel 2019 con intervento finanziato dalla protezione civile. Il territorio è adesso ulteriormente martoriato dalla gravissima emergenza maltempo che stiamo affrontando. Invito ancora i cittadini a prestare massima attenzione”.

SICILIA ORIENTALE: STRADA STATALE 114 TRA ALÌ TERME E SCALETTA (ME) CHIUSA DA UN MESE PER FRANA

Dopo le piogge della prima decade di novembre, la Strada Statale 114 a Capo Alì, al km 22,8 nel territorio del Comune di Alì Terme, è chiusa per la caduta di massi sulla carreggiata.

Dal 12 novembre infatti la zona Jonica messinese e divisa in due poiché una frana interrompe da un mese il transito da Alì Terme in poi per Messina e viceversa, isolando di conseguenza con la Riviera lato Taormina anche i paesi di Itala e Scaletta, sicché l’unica strada per raggiungere il capoluogo di provincia come pure per fare il percorso inverso è l’autostrada A18 Messina-Catania, entrando o uscendo dagli svincoli di Tremestieri e Roccalumera.

In un incontro svoltosi martedì scorso suoi luoghi della frana a Capo Alì tra l’Anas e i tecnici delle ditte che stanno lavorando per la messa in sicurezza della viabilità sarebbe stato fatto il punto sullo stato avanzamento lavori e pare che per le festività natalizie dovrebbe essere riaperto il transito. Era presente anche il sindaco di Alì Terme, Carlo Giaquinta, il quale ha dichiarato alla Stampa “Fino ad oggi sono stati messi in sicurezza i tratti più pericolosi mediante la rimozione di grossi massi dalla parete rocciosa, sono state svuotate le sacche di materiale detritico accumulatosi alla base delle reti parietali; sono stati completati i sopralluoghi per determinare l’elenco delle attività da svolgere con relative quantità e tempi di lavorazione necessari nel breve periodo per poter riaprire la statale in sicurezza, con modalità che verranno comunicate successivamente e nel medio periodo per la sostituzione della rete di protezione attualmente esistente con rete tecnologicamente più avanzata, che garantisca livelli di maggior sicurezza; completati i sondaggi per la stesura del progetto relativo alle gallerie”.

L’Anas sta intanto provvedendo a completare le verifiche sul costone per rimuovere ulteriori massi pericolanti, sarà sostituita la rete metallica che ha ceduto in seguito alla caduta dei massi più grossi e poi, forse, la riapertura a una sola corsia della statale 114.

La vicenda di questa Strada sul tratto Capo Alì (ME) definirla kafkiana è riduttivo.

Sono decenni che si interrompe pressoché regolarmente sui tornanti del Capo Alì per la caduta di massi. Sono altrettanti anni che la trasversale Politica regionale, nazionale ed europea siciliana (di destra, sinistra, centro e ora movimento) ad ogni elezione (e interruzione) annuncia interventi risolutivi, quali ad esempio quello della annosa “galleria para massi” della quale ancora non ci sarebbe neppure un progetto esecutivo.

Il 22 novembre scorso in un incontro tecnico tra: il Sindaco metropolitano Cateno De luca (e attuale sindaco di Messina); i sindaci di Ali Terme Carlo Giaquinta, di Itala Nino Crisafulli, di Scaletta Zanclea Gianfranco Moschella, di Fiumedinisi Giovanni De Luca; per l’Anas gli ingegneri Fabio Sgarella e Cristiano Fogliano; e per la Protezione Civile regionale l’ing. Bruno Manfrè, si è appreso che i tempi saranno ancora lunghi per una sistemazione definitiva.

Sarebbe infatti in corso la progettazione preliminare di un intervento misto tra galleria naturale e galleria paramassi (2 gallerie naturali di 600 metri lineari circa e una galleria paramassi da 500 metri) da acquisire entro dicembre 2022.

Poi si dovrebbe passare alla progettazione definitiva ed esecutiva che contemplerà l’acquisizione dei pareri e della VIA con validazione prevista per ottobre/novembre del 2022.

Il completamento degli interventi è previsto in 950 giorni lavorativi, per costo di circa 22/24 milioni di euro, dei quali 15 disponibili e 7 da recuperare.

Ci vorranno quindi non meno di 4 anni.

Il tavolo tecnico è stato aggiornato al 10 gennaio 2022 per prendere atto della progettazione preliminare.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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