A quanto sembra, anche oggi, nell’attacco a Kharkiv che ha provocato decine di morti, i russi non hanno esitato a commettere un Crimine di Guerra ricorrendo alle bombe a grappolo.
Mentre era ancora in corso l’incontro tra una delegazione russa e quella ucraina nella regione di Gomel, al confine con la Bielorussia, a Kharkiv, la seconda città ucraina per popolazione, i russi hanno cominciato un pesantissimo bombardamento facendo uso, ancora una volta e a quanto sembra, di razzi tipo Uragan e quindi con un carico di bombe a grappoli che stanno facendo numerose vittime anche sulla popolazione civile come segnalato dal consigliere del ministero dell’Interno, Anton Herashchenko che afferma: “Decine di civili sono stati uccisi e centinaia di altri feriti durante i pesanti bombardamenti russi della città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale. Il mondo intero deve vedere questo orrore”.
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L’uso delle bombe a grappolo anche in questa occasione sembra testimoniato da un video che mostra il bombardamento su Kharkiv e dalla cui osservazione da parte di esperti sembra mostrare, appunto, l’uso da parte della Russia di questo tipo di bombe come già testimoniato e certificato in precedenti attacchi come, ad esempio, quello del 25 febbraio su una scuola materna nell’Ucraina nord-orientale che, come dichiarato Amnesty International il 27 febbraio 2022, fu colpita con bombe a grappolo proibite dalla comunità internazionale ma che anche in quell’occasione furono usate mietendo vittime tra i civili uccidendone tre, tra i quali un bambino, mentre un secondo bambino fu ferito.
L’attacco odierno arriva dopo che le truppe ucraine erano riuscite a riprendere il controllo della città dall’esercito russo. Ieri i residenti avevano descritto violenti scontri nelle strade di Kharkiv, in migliaia si erano rifugiati negli scantinati
Anche questa volta, vittime e detriti sul posto, sono sotto analisi degli esperti per confermare o meno che, anche in questo caso, i russi sono ricorsi all’uso di razzi Uragan da 220 mm, 9M27K o 9M27K1, che trasportano 30 munizioni a grappolo 9N210 o 9N235, che sono quasi identiche e differiscono solo per la lunghezza del ritardo della loro autodistruzione.
Nel caso del bombardamento della scuola è ormai confermato l’uso incivile di bombe a grappolo come riportato, per la prima volta, dall’organizzazione investigativa open source Bellingcat, che ha potuto analizzare i resti del cono dell’ogiva e del vano di carico del razzo 9M27K che furono scoperti 200 metri più a est.
C’è da annotare anche che i Multiple Launch Rocket Systems (MLRS), come i razzi Uragan da 220 mm usati nell’attacco alla scuola (e quindi probabilmente ancora oggi), sono privi di guida e notoriamente imprecisi, e non dovrebbero mai essere usati in aree civili popolate.
Inoltre, poiché spargono le munizioni su una vasta area e hanno un tasso di scarto estremamente alto, fino al 20% – e a causa della conseguente minaccia che rappresentano per i civili – le munizioni a grappolo sono armi intrinsecamente indiscriminate che sono internazionalmente vietate da un trattato sostenuto da più di 100 stati. L’uso di queste armi viola il divieto di attacchi indiscriminati e rientra tra i Crimini di Guerra
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