Il presidio ospedaliero “Mauro Scarlato” di Scafati diventerà una struttura per curare i pazienti contagiati dal COVID 19
E
’ notizia di alcuni giorni fa che nell’operazioni di potenziamento della sanità campana alcuni ospedali del territorio devono essere riqualificati o potenziati per prepararsi all’ondata di epidemia del COVID 19 che con tutta probabilità investirà nei prossimi giorni il sud e in particolare la Campania.
Tra gli ospedali da riqualificare c’è il “Mauro Scarlato” di Scafati individuato dalla direzione generale della ASL Salerno e della Regione Campania come presidio per la gestione dei pazienti infetti da Coronavirus.
Oggi il Dottor Salvati, sindaco di Scafati, ha voluto rendere noto a tutti il suo pensiero su questa decisione.
Ecco la nota apparsa sul profilo social del Sindaco di Scafati:
Mi corre l’obbligo di tornare sulla questione ospedale, dopo la decisione della direzione generale della ASL Salerno e della Regione Campania di individuare il “Mauro Scarlato” come presidio per la gestione dei pazienti infetti da Coronavirus. Ho infatti saputo un’ulteriore novità: che a breve chiuderanno tutti gli ambulatori ed il punto di primo intervento del nostro ospedale. Ben venga blindare un ospedale destinato ad accogliere malati infetti, ma non si può concepire una struttura riconvertita in questo modo senza una tenda di pre-triage per l’accertamento dei casi o anche solo come zona filtro, come è organizzato l’ospedale di Nocera Inferiore. Resta fermo il principio di solidarietà ed accoglienza che questa comunità non hai mai messo e mai metterà in discussione. E’ meglio precisarlo per qualche tesserato politico o qualche leone da tastiera che, ovviamente, specula anche su questioni così delicate per alimentare, artatamente, stupide polemiche.
Ribadisco, come ho fatto in precedenza, che la nostra città è pronta a fare la sua parte per aiutare le istituzioni a fronteggiare l’emergenza, accettando di mettere a disposizione l’ospedale “Mauro Scarlato” per la gestione dei casi infetti. E’ però mio dovere, come sindaco e come medico, chiedere garanzie concrete per la mia città e per gli operatori sanitari che lavorano e lavoreranno all’interno del presidio. Mi risulta che oggi all’ospedale di Scafati non ci sono ancora neppure le mascherine per chi lavora nella terapia intensiva e che ci vorranno settimane per il lavori di riadattamento della struttura. Il Governo adotti, allora, prima tutte le misure di protezione per garantire la sicurezza di tutta la comunità, inviando anche forze militari per presidiare la struttura. Dobbiamo essere realisti. La situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro, quindi serve da subito la presenza fissa di mezzi dell’esercito. L’ospedale deve essere BLINDATO. Fatta questa premessa, e ribadendo tali richieste, accettiamo questa decisione di individuare il nostro ospedale per la cura dei positivi al Covid-19, nonostante sia una decisione imposta dall’alto, senza alcun confronto con il territorio, non concordata né con lo scrivente, né con le istituzioni locali. La nostra comunità ha già pagato caro le scelte della politica regionale del passato, che hanno imposto un declassamento del “Mauro Scarlato”, con la sua esclusione dalla rete dell’emergenza. Tutti si sono scordati del nostro ospedale: da Caldoro a De Luca.
Non si possono chiedere ai cittadini scafatesi ancora, e solo, sacrifici. Ci avete tolto il pronto soccorso, ci avete estromesso dalla rete dell’emergenza. Volete utilizzare l’ospedale per la gestione del Covid-19? Blindatelo, dotatelo di tenda pre-triage per i casi da accertare o come zona filtro e di tutti gli strumenti di protezione e sicurezza necessari, assicurandoci che, quando passerà questa emergenza, riavremo il nostro pronto soccorso. Scriverò oggi stesso una lettera al presidente della Regione Vincenzo De Luca a cui trasferirò le richieste di una comunità intera, chiedendogli, tra altro, l’impegno per iscritto a riaprire il pronto soccorso del “Mauro Scarlato” una volta che sarà superata questa emergenza, e ovviamente di garantire condizioni di sicurezza per gli operatori sanitari e per tutta la città di Scafati. E’ un mio dovere. Da sindaco. Da cittadino scafatese.
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