“Il blocco può riguardare la spesa non obbligatoria”
La Corte dei Conti, la sezione regionale della Campania, blocca la spesa del Comune di Napoli ma non per intero. “Il blocco – si legge nell’ordinanza – può riguardare solo i programmi di spesa discrezionalmente autorizzata dal bilancio”, in sostanza non quella ‘obbligatoria’ che include molte tipologie, soprattutto quelle delle politiche sociali: “È infatti la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione”.
È
solo questa la buona notizia di giornata a Palazzo San Giacomo, tenuto conto che nella ‘spesa obbligatoria’ sono incluse anche le obbligazioni già assunte. È una mazzata per il Comune perché la magistratura contabile boccia le azioni correttive di riequilibrio dei conti messe in campo, vale a dire la dismissione del patrimonio e una maggiore capacità di riscossione. Per i magistrati contabili siamo all’anno zero. Con l’aggravante di avere utilizzato il miliardi e 200 milioni di anticipazioni dello Stato per abbattere il disavanzo, una pratica non consentita.
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