I carabinieri di Gragnano e dello Squadrone Eliportato Cacciatori «Calabria» hanno dato il via all’operazione Continuum Bellum per combattere il narcotraffico nella Giamaica italiana, zona dei Monti Lattari nota per la coltivazione di marijuana.
In breve:
I Carabinieri locali e dello Squadrone Eliportato Cacciatori «Calabria» hanno avviato l’operazione Continuum Bellum per contrastare il narcotraffico nella Giamaica italiana.
Durante il primo servizio di rastrellamento, è stato arrestato un giovane di 21 anni, membro del clan locale, e sequestrati una pistola, proiettili, polvere da sparo e attrezzature per preparare e confezionare cartucce.
La pistola sarà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare se sia stata utilizzata in eventi di violenza o altri crimini.
Inoltre, sono state denunciate due persone di Pimonte per la realizzazione di una tettoia e due rampe di scale in acciaio senza autorizzazione in una zona soggetta a vincoli paesaggistici.
A Gragnano scatta il blitz «Continuum Bellum» contro il narcotraffico
A
nche quest’anno, i carabinieri locali possono contare sul prezioso contributo dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori «Calabria». Si tratta di militari addestrati per operare in condizioni difficili, abituati a perlustrare i sentieri critici dell’Aspromonte.
Durante il primo servizio a largo raggio di rastrellamento, denominato «Continuum Bellum», è stato arrestato un giovane di 21 anni, privo di precedenti penali, ritenuto coinvolto nella criminalità organizzata locale.
A Gragnano, i carabinieri hanno perquisito un terreno agricolo utilizzato dal giovane, dove hanno rinvenuto e sequestrato due bidoni interrati contenenti una pistola Smith and Wesson calibro .38 Special con la matricola abrasa, 36 proiettili dello stesso calibro, 7 cartucce calibro 20, 4 scatole contenenti un totale di 550 grammi di polvere da sparo e attrezzatura per preparare e confezionare cartucce, comprensiva di fermagli e cartoncini.
21enne del clan in manette.
La pistola sarà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare se sia stata utilizzata in eventi di violenza o altri crimini. L’arrestato è stato trasferito nel carcere di Poggioreale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
In seguito, sono state denunciate due persone di Pimonte, un 65enne e un 49enne, già noti alle forze dell’ordine. I carabinieri hanno controllato le loro abitazioni immersi nel verde dei Monti Lattari, accertando la presenza di una tettoia di 45 metri quadrati e due rampe di scale in acciaio realizzate senza autorizzazione in una zona soggetta a vincoli paesaggistici.