Al termine del colloquio con Conte va in scena l’ennesima sceneggiata di Di Maio che da conferma a chi diceva che non è un soggetto di cui potersi fidare
Conte incontra i gruppi ed è nuovamente sceneggiata Di Maio 5S (VIDEO)
Al termine del colloquio con Giuseppe Conte va in scena l’ennesima sceneggiata di Di Maio che sembra dar conferma a chi diceva che non è un soggetto di cui potersi fidare e che è arrogante ne più ne meno di Salvini con il quale forse, non a caso, ben si intendeva. Comunque sia, oltretutto, le spara a “Mercati” ancora aperti e la Borsa ha subito cominciato a ridiscendere velocemente dopo aver dato cenni di una netta ripresa. Ed anche lo Spread, che era disceso ad un nuovo minimo storico, ha ripreso a salire recuperando immediatamente 10 punti co tendenza ad ulteriore aumento. Il tutto grazie all’intrepido “Gigino” che sembra avere tanta nostalgia dello Stadio di Napoli.
Al termine del colloquio con Giuseppe Conte, il segretario del Pd Nicola Zingaretti, è venuto in sala stampa per dire la sua sullo stato delle cose e su programma ed aspettative del PD:
“Purtroppo oggi l’Istat conferma i dati negativi per la nostra economia dal punto di vista della crescita e degli investimenti. Dati che confermano la necessità di una svolta e l’esigenza di aprire in Italia una nuova stagione politica, come ha detto anche ieri il presidente incaricato Conte. Siamo contenti e notiamo che l’avvio di questa stagione nuova è stato salutato dai mercati con un calo significativo dello spread che apre nuove prospettive per politiche espansive e di investimenti”.
“Abbiamo proposto al presidente che sui decreti sicurezza si proceda almeno al recepimento delle indicazioni pervenute dal presidente della Repubblica”.
Per Zingaretti, infine, “bisogna riaprire una stagione di vere politiche per la sicurezza urbana, in questi mesi c’è stata solo molta propaganda”, bisogna “chiudere il contratto con le Forze dell’ordine, investire sulle forze dell’ordine, sui presidi nei quartieri, riaprire un grande piano delle periferie”.
Ma ascoltiamolo:
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A seguire, dopo Zingaretti, è stato il turno di Di Maio ed è stato nuovamente inconsistenza ed inaffidabilità condita dall’essere indecisi a tutto volendo però dare idea di essere decisissimi sulle proprie idee: o è così o è pomì, recitava una celebre pubblicità e Di Maio sembra richiamarla lasciando intendere, anche oltre il solo intendere: o si fa come dico io o si va a votare.
Questa la trascrizione di alcuni passaggi del suo discorso. A seguire il video con l’interezza dello stesso.
“Siamo stati molto chiari. O siamo in grado di realizzare il nostro programma di governo votato da 11 milioni di italiani, oppure non si va avanti. Non facciamo nascere un governo per vivacchiare”
“Siamo certo che Conte saprà fare la migliore sintesi per realizzare i contenuti del programma che milioni di italiani hanno votato”
“Non ha alcun senso parlare di modifiche ai decreti sicurezza, vanno tenute in considerazione le autorevoli osservazioni del presidente della Repubblica ma non rivedere la ratio o le linee di principio”
“L’immigrazione è un problema serio, reale, concreto e che deve essere affrontato con grande competenza e capacità nel rispetto delle diverse sensibilità dell’opinione pubblica, crediamo sia necessaria una revisione totale del regolamento Dublino e l’abrogazione del folle principio europeo che chi prima accoglie poi gestisce”.
“Il M5s è stato determinante per l’elezione del nuovo presidente della commissione europea, faremo valere i nostri voti e chiederemo che si riconosca all’Italia la procedura di emergenza per la redistribuzione dei migranti in altri paesi europei. Siamo stati lasciati soli in questi anni ora occorre che sia l’Europa a occuparsene”.
Ed anche per Di Maio, ascoltiamo direttamente le sue parole:
E questo, ancora una volta, è!
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