Consiglio comunale con tre importanti punti all’ordine del giorno

Bilancio Consolidato, la costituzione della Commissione per le criticità del servizio rifiuti e quella delle...

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Bilancio Consolidato, la costituzione della Commissione per le criticità del servizio rifiuti e quella delle Terme argomenti discussi dal Consiglio comunale

Consiglio comunale con tre importanti punti all’ordine del giorno

Castellammare di Stabia – Con un minuto di silenzio in ricordo degli agenti di polizia Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, uccisi a Trieste mentre svolgevano il loro normale servizio, si sono avviati i lavori del Consiglio comunale del 9 ottobre scorso.

Tre punti all’ordine del giorno che hanno impegnato i componenti della massima assise comunale a discutere per oltre quattro ore.

In premessa il sindaco Gaetano Cimmino ha voluto dare informazioni, in riferimento a quanto si legge sulla stampa, a proposito dell’evento organizzato alla Reggia di Quisisana dalla Scabec che ha ospitato il concerto di Eugenio Bennato.

“E’ un evento non autorizzato – ha subito chiarito il sindaco – dunque abusivo. Ho verificato presso gli uffici e non esiste nessuna autorizzazione”.

Il primo cittadino precisa che la richiesta di autorizzazione è stata avanzata attraverso una PEC, molto generica, inviata dieci giorni prima dell’evento e giunta alla sua attenzione tre giorni prima e comunque priva di delle previste documentazioni che potessero consentire l’autorizzazione.

“Nessuna ripicca politica – aggiunge il sindaco – come da qualche parte viene affermato, ma solo mancanza di autorizzazione. Questione per la quale sarà avviata un’indagine interna nel rispetto delle associazioni che chiedono le autorizzazioni nelle procedure previste e pagano quanto dovuto”.

Un argomento non all’ordine del giorno e che non è stato posto da nessuno dei consiglieri, è la prima affermazione del consigliere Andrea Di Martino che interviene sull’argomento chiedendo “Se l’evento è abusivo e si svolge in un posto al chiuso, c’è qualcosa che non funziona visto che qualcuno sicuramente ha aperto la struttura. E comunque – aggiunge evidenziando maggiormente la gravità e auspicando un’indagine interna – si è svolto regolarmente un abuso senza che le forze dell’ordine siano intervenute”.

Concorda sulla gravità dell’episodio il consigliere Tonino Scala che rileva un altro aspetto importante per il quale invita il sindaco a correre subito ai ripari. Il ritardo inaudito con il quale i documenti arrivano sulla sua scrivania per essere trattati.

Primo argomento previsto in discussione e relazionato dall’assessore al bilancio Stefania Amato, l’approvazione del Bilancio Consolidato del 2018.
Critici sull’argomento i consiglieri Di Martino e Scala, non per il Bilancio consolidato che è prevalentemente un atto tecnico, ma per quello che contiene a proposito delle partecipate e nello specifico della Sint.

Preoccupati i consiglieri per quello che sta accadendo all’interno della Sint e delle azioni del commissario liquidatore Sica. I due consiglieri affermano che la maggioranza non ha le idee chiare, e che occorre che la massima assise comunale stabilisca un preciso percorso da affidare come mandato a Sica.

“Così com’è oggi la situazione – afferma Di Martino – occorre a tale proposito un pubblico dibattito. Siamo in estrema ritardo e i ritardi sono sempre negativi e colpiscono i più deboli”.

“Il rischio – è la preoccupazione di Scala – e che stiamo per mettere una pietra tombale sul termalismo. Occorre dare un mandato chiaro a Sica che deve scaturire da un dibattito di questa assemblea. Siamo invece in estremo ritardo e il tempo trascorre inutilmente con azioni da parte dell’amministrazione che danno solo il senso del temporaggiamento”.

Scala aggiunge sottolineando che se qualcuno sta trattando, lo sta facendo a livello personale e comunque contro quanto la legge stabilisce.

Per un mandato preciso a Sica è anche il consigliere Francesco Nappi il quale sostiene che si sta andando avanti per tentativi e che un partenariato pubblico – privato sarebbe una soluzione possibile.

L’assessore Amato ha fornito alcune delucidazioni rispetto a problemi sollevati dai consiglieri di opposizione e nello specifico il costo delle spese di vigilanza e il compenso al commissario liquidatore.

Per il presidente della Commissione Bilancio Giovanni Gentile, la maggioranza sull’argomento Sint ha le idee chiare e che comunque “visto che l’argomento è il Bilancio Consolidato, tutte le altre discussioni sono superflue”.

Questa affermazione non trova d’accordo Tonino Scala che chiede perché, se le idee sono chiare si da incarico a un professionista esterno per capire cosa fare e che comunque se ci sono proposte definite da parte dell’amministrazione sarebbe opportuno che fossero illustrate.

Il sindaco Cimmino chiude la discussione sull’argomento affermando che la Sint è una società in liquidazione e che il commissario avrebbe potuto fare tutto. “E’ una liquidazione controllata e noi abbiamo stabilito alcuni aspetti e dato mandato a Sica come per esempio l’alienazione dei beni non strategici”.

Rispetto a una questione sollevata dal consigliere Scala che ha affermato nel suo intervento che atti fatti dal sindaco concorrono a deprezzare il bene, Cimmino ha dichiarato che la stima del bene è stata effettuata da un CTU nominato dal Presidente del Tribunale e dunque nessun deprezzamento.
I ritardi sono stati causati dall’intenzione di fare un discorso complessivo Terme Vecchie e nuove, ma i tempi lunghi della liquidazione non hanno permesso tale percorso.

“Da qui – ha aggiunto – la necessità di incaricare un tecnico esterno per riempire di contenuti il bando per le Antiche Terme questione che comunque sarà oggetto di discussione del Consiglio comunale”.

Il primo cittadino ha concluso il suo intervento affermando che la maggioranza non naviga a vista e che ha un programma ben definito per il rilancio delle terme a Castellammare, auspicando che la questione, che comunque resta complessa e difficile, trovi al più presto una definizione.

Voto contrario dei membri dell’opposizione che nella loro dichiarazione di voto hanno insistito sul fatto che manca una decisione del Consiglio comunale come la legge prescrive e che, contrariamente a quanto previsto è stato il liquidatore a tracciare le linee al Consiglio comunale.
Il provvedimento è stato approvato con16 voti a favore e 8 contrari.

Secondo punto all’ordine del giorno: Istituzione Commissione d’indagine circa le gravi criticità e responsabilità sul servizio di smaltimento e raccolta rifiuti da parte della AM Tecnology.
Una deliberazione avvenuta otto mesi fa che istituisce la Commissione Speciale d’Indagine prevedendo 8 componenti, 5 di maggioranza e 3 di minoranza.

Anche qui Scala reclama ritardi inaccettabili che hanno fatto peggiorare sempre più il servizio rispetto a quanto riportato all’epoca, nella sua relazione dell’assessore competente Scafarto.
“Mi dispiace dell’assenza dell’assessore – dichiara Scala – perché avrei voluto che ci informasse di quali sono state le azioni messe in campo dopo la sua denuncia sul cattivo servizio. La città è sporca, la città emette un cattivo odore e dunque importante è verificare responsabilità, anche all’intermo della struttura pubblica che non ha evidentemente sorvegliato e controllato, per provare a risolvere il problema”.

Il Consigliere Ernesto Sica, ha affermato che la commissione non è formata da magistrati e dunque il suo ruolo, se pure importante, è solo per capire meglio le criticità anche legate alla forza lavoro.

Considerazioni sulla gravità igienica in cui vive la città sono state fatte anche dai consiglieri Di Martino e Nappi. Il primo ha anche detto, fra le altre cose, che in questa fase non sarebbe opportuno pensare alla risoluzione contrattuale ma vale la pena trovare un accordo. Il secondo ha anche evidenziato che l’azienda ha il dovere di interloquire e confrontarsi con la città e dunque con chi rappresenta i cittadini in Consiglio comunale, cosa che non sta accadendo.

Duro il sindaco nei confronti della AM Tecnology, “Azienda che pecca sull’organizzazione e che non svolge appieno il suo compito. La città è sporca e alcune clausole contrattuali non sono rispettate; un’azienda deficitaria e fuori controllo e manca anche il controllo da parte di chi di competenza, ovvero gli uffici”.

Cimmino ha anche affermato che se gli uffici dovessero ritenere opportuno, perché a suo dire, spetta a loro l’eventuale revocare del contratto, lui ha chiesto, in questa eventualità, di predisporre da subito, per non trovarsi impreparati, un nuovo bando.

Scala di parere contrario afferma che la Commissione che si sta provando a costituire non può solo far emergere le criticità, ma deve andare oltre affinché non si rediga l’ennesima relazione e che comunque se il contratto non è rispettato gli ufficio devono attivarsi. “Se non lo fanno, si assumono la responsabilità e l’amministratore in tal caso diventa complice”.

Con voto unanime sono stati eletti a far parte di detta commissione i consiglieri Antonio Federico, Rosa Esposito, Giulio Morlino, Enrico Santaniello ed Ernesto Sica per la maggioranza e Tonino Scala, Giovanni Nastelli e Francesco Iovino per la minoranza.

Ultimo punto in discussione l’istituzione della Commissione di studio sulla questione delle Terme Stabiane.
Una commissione che si pone l’obiettivo di ragionare e affrontare il problema Terme nella sua globalità, per stabilire percorsi e azioni capaci di ridare rilancio al termalismo e dunque al turismo, di immaginare la città del futuro.

“L’importante che questa commissione non si trasformi in un luogo per definire politiche per le vecchie e le nuove terme” è la considerazione del consigliere Tonino Scala.

Sono stati eletti a fare parte della commissione, con voto unanime i consiglieri Annamaria De Simone, Vincenza Maresca, Salvatore Gentile, Barbara Di Maio, Emanuele D’Apice per la maggioranza e Francesco Nappi, Andrea Di Martino, Giovanni Nastelli per la minoranza.

A conclusione dei lavori una interrogazione della minoranza a prima firma del Consigliere Scala, è stata trasformata in un ordine del giorno sottoscritto dall’intero Consiglio comunale. Argomento che riportiamo in altra parte del giornale.
Giovanni Mura

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