L’allenatore del settore giovanile Mimmo Citarelli , del club biancoverde ci parla del suo stage organizzato insieme ai suoi collaboratori
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uesta sarà ricordata come l’estate in cui, ad Ischia, il fenomeno degli Stage e dei Camp ha avuto la sua prima vera esplosione. Infatti, un po’ tutte le associazioni isolane hanno organizzato eventi estivi nei quali dedicano ampio spazio alla crescita tecnica (e non solo) dei giovani calciatori. Fra questi se ne distingue uno per una caratteristica semplice: quello organizzato al campo Salvatore Calise di Forio da mister Mimmo Citarelli. Infatti, lo stage dell’allenatore e Responsabile Tecnico del Settore Giovanile biancoverde si differenzia dagli altri – noi possiamo dare solo quello giudizio, altri più specifici competono ai tecnici – perché personale. Ovvero il tecnico dirigerà lo Stage personalmente, ovviamente coadiuvato da dei collaboratori. Per capire come si svolgerà il tutto, abbiamo intervistato Mimmo Citarelli, che con la sua consueta verve ci ha illustrato il perché è nato ed i temi del suo Stage. Ecco le parole dell’allenatore biancoverde.
Mister Citarelli, abbiamo appreso che anche lei ha organizzato uno Stage, in questa estate che ad Ischia pullula di questi e di Camp. Da martedì 25 giugno sarà al Calise di Forio a disposizione degli iscritti. Ci spiega come e perché nasce la sua idea, che mi pare singolare sull’isola, e cosa intende svolgere sul terreno di gioco?
“Il mio sarà uno Stage personale. Tutto è nato perché voglio portare la strada in campo. Voglio fare questo stage senza i portieri, che lascio ai bravissimi professionisti della porta come Luigi Mennella e gli altri amici. Non faremo partitine, lo Stage sarà dedicato esclusivamente alla tecnica individuale. Cercherò di far migliorare singolarmente i ragazzi che si sono già iscritti e che si iscriveranno. Nel mio Stage mi avvarrò di collaboratori e sarà fatto in collaborazione con il Real Forio, visto che io ne sono allenatore della Prima Squadra e Responsabile Tecnico del Settore Giovanile. Però, l’evento resterà prettamente di Mimmo Citarelli. Ho voluto fare una cosa diversa, ma uno Stage che dura 5 settimane, nelle quali lavoreremo per 3 giorni, il lunedì, il mercoledì ed il venerdì. Dedicherò il lavoro prettamente alla tecnica individuale. Faremo una cosa speciale, creata da me, come il lavoro sul gol nell’area di rigore. Ci soffermeremo su come segnare dall’area di rigore con i ragazzi. Questo si può vedere anche sulla locandina. Fra l’altro, ho già avuto adesioni di ragazzi non isolani che si troveranno ad Ischia in quei giorni per via delle vacanze. C’è entusiasmo nei ragazzi ed a loro dico che la mia non è Scuola Calcio è un supporto per le Scuole Calcio, per farli migliorare nella tecnica individuale”.
Mister, prima ha parlato di collaboratori. Ci può svelare il loro nome oppure no?
“Si certo, posso farli. Mi avvarrò della collaborazione di due bandiere del calcio ischitano e foriano, come Pasquale Savio e Davide Trofa. Ho voluto coinvolgere due miei calciatori, che sono stati con me anche quando allenavo l’Ischia, perché li stimo molto. Pasquale e Davide sono miei pupilli, giocavano in quel famoso e molto criticato 4-2-3-1 all’Ischia, ed hanno aderito con grande entusiasmo”.
Quindi il suo stage sarà dedicato alla tecnica individuale…
“Si, lavoreremo sulla tecnica individuale, sull’uno contro uno. Ogni ragazzo lavorerà col pallone e non abbiamo messo obblighi circa il vestiario. Ogni ragazzo potrà venire con la divisa che più gli piace, da quelle delle squadre di Serie A a quelle delle squadre dilettanti tutte. Anche questo lascia capire la nostra volontà di portare la strada all’interno del campo. Tutti saranno liberi, senza etichette. Non ci identifichiamo con nessuna Scuola Calcio, lo Stage sarà mio. Credo che la gente sappia che io prima ho preso il patentino di Allenatore di Giovani Calciatori, poi quello UEFA-B per i dilettanti e poi quello UEFA-A per i professionisti. In più ho partecipato a più di 10 Stage organizzati dall’Associazione Allenatori. Quindi sono molto aggiornato in merito e mi piace molto trasmettere le mie conoscenze. Comunque, il piatto forte dello stage sarà il come si segna dall’interno dell’area di rigore. Inoltre, lavoreremo sulla tecnica acrobatica, che è un mio forte. Per me è un lavoro questo, lo faccio con passione. Il calcio è la mia vita”.
Cosa risponde a chi dice che gli Stage o i Camp non servano a nulla o, peggio, servano solo a fare iscrizioni alle Scuole Calcio. Anche se lei è fuori da quest’ultima accusa perché il suo evento è personale…
“Ad Ischia si sta parlando molto di questo argomento, che è delicato. Io credo che quando uno Stage è organizzato da un professionista, c’è sempre qualcosa da apprendere. Il gesto tecnico lo deve dimostrare al ragazzo chi lo sa fare, poi glielo si fa fare e poi eventualmente si deve essere in grado di correggerlo. Ma solo chi sa fare è in grado di correggere. Sono favorevole agli Stage, purché siano retti da professionisti capaci di mostrare il gesto tecnico e correggerlo. Questo è fondamentale. Io posso fare questo perché mi aggiorno, sto sul pezzo. Cerco di fare pochissimi errori. Anche ad Ischia, comunque, arrivano professionisti validi negli altri Stage. Però, il mio è particolare, perché vivo ed alleno sull’isola, sono Responsabile Tecnico del Settore Giovanile del Real Forio ed ho organizzato lavori specifici. Non per nulla dura 5 settimana. Rispetto, comunque, tutti gli altri che organizzano stage sull’isola. Tanti sono contro gli Stage e non posso dire per quale motivo…”.
Va bene, me lo dirà a microfoni spenti. Passiamo al calcio dei grandi. Lei in questa stagione ha salvato il Real Forio per ben due volte ed è Responsabile Tecnico del Settore Giovanile. Ci può dire se ha parlato coi dirigenti biancoverdi e come è rimasto con loro per i suoi due incarichi? Sappiamo che la situazione è in alto mare circa l’Eccellenza…
“Ho dato la mia disponibilità a restare come Responsabile Tecnico del Settore Giovanile del Real Forio e continuerò a farlo. Sicuramente, il presidente del Settore Giovanile, Luigi Esposito, mi dovrà seguire perché le idee in cantiere sono tante. Per quanto riguarda la prima squadra, sia a Luigi Esposito che all’avvocato Giuseppe Di Maio ho dato la mia disponibilità. L’importante è che riescano a mettere insieme una società adeguata per fare un campionato importantissimo. Il girone A dell’Eccellenza campana è uno dei più difficili d’Italia, quindi serve organizzarsi bene”.
Mi sta dicendo che non si accontenterebbe di fare un campionato solo per salvarsi? Vuole qualcosa in più?
“Dico solo che dopo la vittoria con la Puteolana nel play off aggiuntivo, negli spogliatoi sono venuti a salutare la squadra il Sindaco e tutta la Giunta, oltre a Luigi Esposito ed all’avvocato Giuseppe Di Maio, sono disposto a partecipare a qualsiasi programma, basta che sia chiaro, serio e preciso. Poi, vorrei dire un’altra cosa…”.
Prego…
“E’ impensabile che una piazza come Forio non continui con la propria squadra nel proprio paese. Penso, anzi sono sicuro, che tutti daranno una mano per non far scomparire il Real Forio. Anche perché nell’ultima partita con la Puteolana c’erano un sacco di tifosi e tutto il Settore Giovanile sul campo. Anche grazie a loro abbiamo vinto in modo travolgente. E’ stata una bella giornata, in cui nel secondo tempo abbiamo giocato bene, meritandoci la salvezza sul campo. Per questo, ringrazio anche la società, che nella settimana precedente ha fatto stare tranquilli i calciatori”.
Di Francesco Leone fonte il Dispari
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