Renato Cioffi, allenatore ed ex difensore della Juve Stabia, è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 21:00 sul canale 94 ddt e sui canali social ViViCentro.
Renato Cioffi, ex difensore delle vespe, è intervenuto nel corso della ventitreesima puntata di Juve Stabia Live Talk Show. Tanti i messaggi di stima arrivati in redazione per il calciatore ed allenatore.
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Le dichiarazioni di Renato Cioffi sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
Mister Cioffi dichiara: “Anzitutto faccio un in bocca al lupo a Mister Novellino, che ho conosciuto ad Avellino. Per me il problema è nato subito dopo non aver convinto Colucci a restare. Colucci è stato criticato ma, pur non esprimendo un grandissimo gioco, la Juve Stabia aveva trovato un equilibrio tattico e una fase difensiva solida che li ha portati al quarto posto.”
Cioffi prosegue: “Farlo andare via è stato un grandissimo errore. Poi Colucci ha dovuto adattare alcuni giocatori ed anche con l’arrivo di Zigoni, non propriamente in forma, i problemi c’erano.
Con l’arrivo di Pochesci, poi, la sua prima intervista è stata negativa al massimo. Doveva ringraziare chi c’era prima e non criticare. Il cambio di allenatore va inculcato piano piano. Non bisogna mettere in confusione i giocatori. Non si può pensare di trasformare una squadra da leoni ad elefanti.
Altro grave errore dove si sono dette tutte chiacchiere. Pochesci non ha messo insieme punti e lo spogliatoio ne ha risentito. Novellino non ha potuto cambiare tante cose in pochissimi giorni. Forse l’ultima sconfitta può far capire a tutti che bisognerà giocare di partita in partita per conquistare punti necessari.”
Cioffi: la Storia del calcio a Castellammare.
Mister Cioffi ha ricordato alcuni momenti salienti del calcio stabiese, dichiarando: “Ho giocato in un periodo dove le persone hanno fatto la storia a Castellammare. La mia squadra aveva giocatori molto esperti. Per me che ero un giocane diciannovenne, mi ha dato la possibilità di conoscere varie situazioni e di viverle.
In un match, in casa, pioveva tantissimo e Di Fruscia prese del fango da terra, me lo mise sotto agli occhi, e mi esortò a combattere la battaglia. Purtroppo le cose sono cambiate. Oggi c’è poca personalità nei calciatori. Si guarda all’estetica, prima di andare in campo non ci siamo mai messi il gel, il profumo, dovevi puzzare e fare battaglia. C’è poca fame di arrivare, poca ambizione.”
Cioffi conclude: “Oggi il calcio è più moderno, migliore per certi aspetti, peggiore per altri. Il Giugliano ha fatto un ottimo campionato, pur avendo giocatori provenienti dalla serie D. Il prossimo anno bisognerà che si riconfermi la loro voglia di lottare e la loro umiltà. Giocare ad Avellino è difficile, loro sono stati bravissimi anche nella gestione.
Con il Presidente Giglio ho un ottimo rapporto. Una persona eccezionale, oltre il calcio. Avevo preso un impegno con l’Aversa e non venni alla Juve Stabia. L’anno dopo mi chiamò e mi disse che aveva pensato a me per ricominciare a Castellammare. Per me fu un grande onore!”.