Due arresti per il raid del 7 gennaio
Dopo l’aggressione dello scorso 7 gennaio subita a Chiaia, a parlare è la vittima del vile pestaggio che racconta quegli attimi: “Mentre mi picchiavano, udivo uno di loro incitare a colpirmi con il coltello”. Episodio che il gip Claudio Marcopido ritiene “caratterizzato da violenza gratuita e da dispregio per l’incolumità delle persone”.
L
o stesso gip ha emesso un’ordinanza di custodia in carcere emessa nei confronti di Vincenzo Spera e Emmanuel Dattilo, 22 anni non ancora compiuti, che ora devono difendersi dall’accusa di tentato omicidio ai danni due giovani, uno dei quali ferito in maniera grave. Le indagini sono state condotte dal commissariato San Ferdinando diretto da Maurizio Fiorillo (di recente promosso questore) con l’ispettore superiore Vincenzo Arrichiello e coordinate dal pm Salvatore Prisco, del pool della Procura guidato dal procuratore aggiunto Rosa Volpe.
Un terzo indagato, Francesco Palladini, è stato raggiunto dalla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con l’ipotesi di favoreggiamento: è accusato di aver accompagnato fuori città i due, in un albergo di Varcaturo, subito dopo l’aggressione a bordo di una Bmw presa a noleggio. Era iniziato tutto quando due ragazzi e una ragazza erano stati infastiditi da uno straniero ubriaco proprio all’altezza del liceo Umberto. L’uomo, secondo la ricostruzione dei testimoni, aveva anche messo le mani addosso alla ragazza. Ne era nato un alterco al culmine del quale uno dei giovani aveva colpito con un pugno l’ubriaco. Poco dopo si erano ritrovati circondati da un gruppo di 15 persone che aveva intimato loro di allontanarsi dalla zona. I tre non avevano reagito e si erano allontanati verso via Carducci, dove però erano stati raggiunti e aggrediti con violenza con caschi, tirapugni e coltelli.
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