P
assò alla storia come il rito di Aquileia, nonché come la celebrazione di tutti i caduti in guerra senza nome
Â
Un cenno alla storia
Â
Era il 1921, esattamente 100 anni fa, quando Maria Bergamas fu protagonista di quello che passò alla storia come il rito di Aquileia, il quale si tenne nell’omonima basilica, in cui cercò di identificare il figlio morto in guerra.
Il figlio Antonio entrò a far parte dell’esercito austro-ungarico, e ci restò fino a quando, nel 1914, disertò e scappò illegalmente in Italia e si unì all’esercito italiano; due anni dopo, egli fu ucciso sul monte Cimone di Marcesina.
Il suo corpo fu sepolto nel cimitero di guerra di Marcesina, ma una bomba lo rase al suolo e i sepolti furono dispersi; la madre fu chiamata ad identificare la salma del figlio tra 11 corpi di soldati caduti in guerra, un evento che si svolse il 4 novembre 1921.
Ella passò in rassegna i vari corpi per poi accasciarsi disperata accanto al decimo, ufficializzando la scelta del milite ignoto diventandone la madre spirituale; ancora oggi, Maria Bergamas è la donna simbolo delle madri che persero un figlio nella prima guerra mondiale.
Â
L’omaggio di Mattarella
Â
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha posto una corona d’alloro nel cimitero degli eroi di Aquileia in occasione del centenario del milite ignoto, del giorno dell’unità Nazionale e del giorno delle forze armate; il presidente è stato accolto, giunto ad Aquileia, dal Ministro della difesa Lorenzo Guerini e dal Capo di stato maggiore della difesa Enzo Vecciarelli, con i quali ha preso parte alla cerimonia organizzata dalle forze dell’ordine conclusasi con la deposizione della corona d’alloro.
Successivamente, il Presidente ha proceduto con la deposizione della corona d’alloro anche presso il Sacrario Militare di Redipuglia per onorare gli ignoti caduti in guerra e per rendere omaggio a coloro che da sempre danno la vita per il nostro paese, in passato, presente e futuro.
Â
Centenario milite ignoto; il ricordo del rito di Aquileia/Antonio Cascone/redazione
Lascia un commento