La città di Napoli è dalla parte del parroco
“Il clamore mediatico registrato in questi giorni evidenzia un clima di confusione e disorientamento che mortifica il ruolo, il volto e il successo che, legittimamente, le Catacombe da tempo hanno saputo conquistare, sul piano nazionale e internazionale”.
Parla per la prima volta don Antonio Loffredo, parroco del rione Sanità, da quando è scoppiato il caso delle catacombe di San Gennaro, gestito dalla cooperativa La Paranza, nata dai giovani del rione, a Napoli, proprio su suo impulso. E lo fa, rompendo il silenzio che finora hanno mantenuto tutti, rendendo pubblica una lettera, datata febbraio 2016, del cardinale Gianfranco Ravasi, che presiede la Pontifica commissione di Archeologia sacra. Spiega di farlo in omaggio al cardinale Ravasi, il cui contenuto “sottolinea più volte il dialogo ininterrotto con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, il riconoscimento da parte della stessa della nuova modalità di lavoro che vedeva il nostro territorio responsabile del finanziamento degli affreschi e la Pontificia Commissione nel ruolo di Alta sorveglianza e »sovrintendenza”. Soprattutto nella lettera, il cardinale Ravasi mostra in maniera chiara il suo apprezzamento nei confronti dell’operato della cooperativa La Paranza, al punto da affermare che, a sostegno dello stesso operato non si voleva e mai si sarebbe voluto riscuotere il 50% dei proventi dei biglietti d’ingresso.
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