La Polizia di Stato di Castellammare di Stabia ha eseguito 8 arresti nei confronti di un commando che nel 2016 eseguì un raid punitivo
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uesta mattina gli agenti del Commissariato di Castellammare di Stabia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Torre Annunziata di otto soggetti ritenuti responsabili dei reati di concorso in detenzione e porto di armi da fuoco e lesioni aggravate: A.F. nato a Castellammare nel ’98; P.G.F. Giovanni, nato in Francia nel ’67; V.L. nato a Castellammare nel ’98; C.F. nato a Gragnano nel ’92; F.F. nato a Castellammare nel ’68; C.F. nato in Francia nel ’65; F. G., nato a del ’98, e L.P.G. del 2002. Soggetti già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti.
L’esecuzione di queste misure cautelari sono il risultato di una complessa attività investigativa iniziata dalla squadra investigativa del Commissariato di Castellammare e coordinata dalla Procura di Torre Annunziata e dalla Procura dei minorenni di Napoli, in seguito al ferimento da armi da fuoco di G.C. avvenuto a Castellammare di Stabia il 10 dicembre 2016, mentre era all’esterno di un bar del Corso Garibaldi.
Le indagini hanno appurato che la causa della sparatoria era una lite avvenuta poco prima tra F.G. all’epoca minorenne e un altro soggetto, tra i quali si era frapposto G.C.. Immediatamente dopo, il nucleo familiare di F.G., destinataria dei provvedimenti cautelari, ha organizzato un raid punitivo nei confronti di C., ricorrendo all’utilizzo di bastoni e due pistole un revolver con canna lunga ed una pistola semiautomatica.
Individuata la vittima, il commando, la raggiungeva a bordo di quattro moto al bar dove era seduta, e esplodeva contro un colpo che lo attingeva agli arti inferiori, e percuotea con bastoni le persone presenti in qualche modo legate a C..
L’attività investigativa condotta con l’acquisizione di dati ed informazioni, tramite l’effettuazione di numerose perquisizioni e l’acquisizione ed analisi dei filmati estratti dal circuito di videosorveglianza comunale, hanno permesso la ricostruzione della fase preparatoria all’agguato e l’esecuzione materiale dello stesso.
I sei maggiorenni sono stati tradotti al carcere di Poggioreale, mentre F.G., all’epoca dei fatti minorenne, e L.P., tutt’ora minorenne, sono stati associati presso due Comunità.
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