Castellammare – Raid al chiosco, Tonino Scala: “Non serve l’esercito, serve un esercito di maestri”
“Sembrano le scene di un film, invece è la dura realtà di una città terra di nessuno. Resto basito, mio figlio poche ore prima si trovava lì con i suoi amici.” Così un amareggiato Tonino Scala si esprime sul terribile episodio avvenuto ieri sera nei pressi di Piazza Orologio, a Castellammare di Stabia.
“Come mio figlio – continua il consigliere – tanti ragazzi che vivono la città in queste calde sere d’estate. Sono sconcertato e non mi adeguo al così deve andare perché è sempre stato così e sempre così sarà. Dobbiamo reagire. Non so con quali forme a dire il vero, ma non possiamo adeguarci.
Scala continua chiedendosi qual è i ruolo affidato alla società civile stabiese nel contrasto a questo tipo di episodi: “Possiamo continuare a giustificare tutto a tutti tranne a chi fa politica? I primi responsabili siamo noi che abbiamo fatto germogliare una cultura regressiva un po’ per paura, un po’ per connivenza culturale, un po’ perché ma chi me lo fa fare basta che non succede a me e ai miei figli. Ricordate la mazza da baseball dello scorso anno? E le aggressioni in villa? E il “gioco” con il quale alcuni ragazzi aggredivano anziani per “pariare”?
“È giunto il momento di dire basta.” ribadisce il consigliere ricordando diversi episodi che hanno sconvolto la città stabiese.
“Non serve l’esercito, ma un esercito di maestri per cambiare prima noi stessi. Non è un modo per giustificare le istituzioni, anzi, è proprio il contrario, ma ognuno in questa guerra senza fine ha il diritto dovere di fare la propria parte. Mi auguro che dopo questo episodio il sindaco chieda finalmente la convocazione della commissione per l’ordine pubblico, consapevole del fatto che non servirà a risolvere, ma potrebbe essere un primo passo importante.” conclude l’esponente di Liberi e Uguali.
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