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Castellammare di Stabia

Castellammare, Scala: “La ‘proprietà’ del Faito passa a Vico, Cimmino dorme”

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Castellammare, il consigliere Tonino Scala: “Mentre Cimmino dorme, la proprietà del Faito è passata a Vico. Atteggiamento irresponsabile da parte del Sindaco”

“La proprietà del Faito passa a Vico, e Castellammare resta in silenzio.” La denuncia arriva dal consigliere d’opposizione Tonino Scala, preoccupato dalle notizie apparse sugli organi di stampa secondo le quali sembrerebbe che il Faito, la montagna che sovrasta la città delle acque, stia per passare al comune di Vico Equense.

“Da quel che dicono le opposizioni vicane la cosa sarebbe in dirittura d’arrivo. E la mia città? E Castellammare? E l’Ente Parco? Mi sembra più una questione di bottega che un progetto serio che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti in campo” tuona Scala.

“Il Sindaco è preso dal rimpasto interno mentre sotto gli occhi passa, in cambio di una scuola la proprietà di una montagna. Atteggiamento ignobile da parte della città metropolitana e insulso, irresponsabile da parte del Sindaco della città. Lasciar passare una cosa del genere mi lascia basito.
Culturalmente, e non solo, quella montagna è anche la nostra, fino al piazzale al termine della strada di collegamento, in alto, in cima, è addirittura territorio della città. Ora che si inizia ad intravedere un lumicino per la strada che passa dalla nostra città attraversando i boschi di Quisisana, e si lavora per realizzare interventi per affrontare, finalmente, l’annoso tema del dissesto idrogeologico, la montagna diventa oggetto di un becero baratto nel silenzio generale.
Il decidere di non decidere che ha caratterizzato l’agire politico di questi 3 anni di amministrazione paralizzando di fatto la città, oggi ha superato ogni limite.
Sindaco mentre tu risolvi questioni interne lasciando la città in un limbo, gli altri fanno fatti, importanti.”

“Manca ancora l’atto amministrativo e il passaggio per il Consiglio comunale di Vico, c’è ancora tempo, svegliati Cimmino esci da questo letargo, da questo torpore, se non hai voglia o non sei in grado di farlo lascia il testimone, dimettiti. Così ci stai portando allo sbando più di quanto la città non sia già di per sé sbandata.
Ora con chi ce la vogliamo prendere per questo tuo silenzio e questa ignavia con le le giunta precedenti?
Dobbiamo individuare negli spettri del passato le colpe?
Dopo tre anni dovresti dirci cosa hai fatto, cosa stai facendo e dove ci vuoi portare. Invece galleggi sul nulla. Basta, mentre provi a partorire parti plurigemellari di topolini, qui la montagna se la prendono, gli altri comuni. Svegliati Cimmino. Scetete.”

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