E’ quanto rilevato dall’ARPAC
Secondo le ultime rilevazioni dell’ARPAC (Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania), chi fa il bagno, violando ogni divieto, nella zona della villa comunale di Castellammare di Stabia, rischia di contrarre malattie infettive come salmonella, epatite e tifo.
E
’ un tratto di costa tra quelli maggiormente a rischio in tutta la regione Campania. Sono due i parametri emersi nel corso delle indagini: Escherichia Coli ed Enterococchi Intestinali. La presenza di questi batteri, pericolosissimi per la salute, sono risultati superi alla media per l’intero tratto compreso tra via De Gasperi e la villa comunale. Insomma, i campioni prelevati dagli specialisti dell’Arpac non danno scampo: quel tratto di costa non è balneabile. Un problema con il quale gli stabiesi sono costretti, loro malgrado, a fare i conti ormai da anni e che non è cambiata col passare del tempo. Del resto non poteva essere altrimenti visto che a mare arrivano ancora gli scarichi delle fogne dei Monti Lattari. Casola, Gragnano, Lettere, Pimonte e Agerola sversano sul lungomare.
Il divieto di balneazione durerà ancora a lungo, visto che il via libera si può avere solo quando l’acqua risulterà pulita per tre anni di seguito. Nonostante ciò, tuttavia, durante lo scorso fine settimana decine di persone (tra cui anche diversi turisti stranieri) hanno deciso di tuffarsi ugualmente in questo specchio d’acqua, incuranti del divieto. In altre cinque zone marittime, infatti, i risultati dell’Arpac sono più che positivi. Godono dunque di “acqua eccellente” le zone di Sud Manna di Stabia, Arenile Pezzella, Santa Maria di Pozzano, Bagno di Pozzano e Cava di Pietra. Si tratta delle spiagge dove, da anni ormai, ci sono diversi stabilimenti balneari e l’acqua è pulita da sempre.
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