Il movimento 5 Stelle di Castellammare di Stabia sulla messa in liquidazione della Sint
“Finalmente la Sint sarà liquidata, ma quale futuro per i beni della città di Castellammare?” Si domanda il Movimento 5 Stelle di Castellammare di Stabia in seguito della decisione del primo cittadino Gaetano Cimmino di mettere in liquidazione la Sint confermando la decisione del commissario prefettizio e nominando liquidatore della società Vincenzo Sica.
Continuano gli attivisti pentastellati “Si intravede all’orizzonte la fine di una società partecipata che giorno dopo giorno produce debiti su debiti che gravavo sui cittadini e sul proprio patrimonio. Col decreto “mille proroghe” slitta di 12 mesi l’obbligo di liquidazione per le partecipate in perdita e senza futuro”.
Da non dimenticare che durante la campagna elettorale Nappi sulla Sint aveva le idee chiare: “La sopravvivenza della SINT non ha ragion d’essere e la stessa costituisce un carrozzone capace di generare soltanto debiti su debiti. Liquidare la partecipata rappresenta un atto necessario per tutelare il patrimonio immobiliare che in questo modo potrà ritornare nella disponibilità del Comune. Tuttavia, la questione che desta maggiore preoccupazione è il reinserimento nel mondo del lavoro dei dipendenti licenziati, e faremo quanto in nostro potere per tutelarli”
“Ad oggi, però, il neosindaco sembra non avere nessun piano strategico per il futuro delle terme – attaccano i 5 Stelle – “nelle stesse linee programmatiche illustrate dallo stesso, si parla di “sarebbe giusto ipotizzare”; ebbene a nostro avviso “non sarebbe giusto ipotizzare, ma sarebbe giusto programmare e pianificare”.
Basta proclami e spot, la campagna elettorale è finita! Il sindaco ha avuto un regalo dalla nostra maggioranza di governo, “tempo” la risorsa più importante al mondo, ben 12 mesi, per stilare un progetto realizzabile, si metta subito al lavoro!
La mera salvaguardia del patrimonio non vuol dire far ripartire le terme. La città vuole e deve sapere cosa ha in mente il sindaco per il rilancio turistico della città partendo proprio dalle terme, così come “ipotizza” nelle linee programmatiche.
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