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Castellammare di Stabia

Castellammare, lavori in villa: “Ma la pista ciclabile?” (Carmine Iovine)

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“Ma la ciclabile? Siamo stanchi di accontentarci, di giocare al ribasso, la nostra generazione e quelle che verranno meritano dignità. Aspettiamo delucidazioni dagli organi competenti, a chiederlo sono i volontari dell’associazione “Gli Amici della Filangieri”

la ciclabile 1024x575I lavori in villa comunale procedono a rilento e l’unico tratto concluso, quello in mosaico, ha già subito vari danni e tante critiche. Una storia infinita quella dei lavori di restyling del lungomare stabiese che forse, purtroppo, vedrà l’inizio di un nuovo capitolo: quello della pista ciclabile che, prevista dal progetto iniziale, a quanto pare non si farà più. La questione è stata posta dagli “Amici della Filangieri”, associazione stabiese che negli ultimi anni si è distinta con numerose attività finalizzati a promuovere l’uso della bicicletta a Castellammare. “Ma la ciclabile?” , una domanda molto semplice quella espressa con un manifesto comparso in villa comunale a cui ha fatto seguito un comunicato dell’associazione stabiese:

Varie fonti ci dicono che la pista ciclabile in villa comunale non si farà più. Com’è possibile che un’infrastruttura del genere venga estromessa dal progetto senza che nessuno ne sappia niente?! Sappiamo benissimo che ci sono tantissime altre problematiche in città, ma la nostra battaglia principale è la mobilità sostenibile e su questo ci focalizziamo.

Amici della filangieriDiffondere la cultura della bici a Castellammare è sempre stata la nostra mission fin dai primi giorni di vita dell’associazione: la bicicletta non migliora “solamente” la qualità dell’ambiente e della salute, ma incrementa anche l’economia! Nonostante il caos dei vari progetti che si sono susseguiti, ricordiamo benissimo che la pista ciclabile è sempre stata un punto fermo, anche perché è un ottimo alibi per ottenere finanziamenti europei. E il progetto del waterfront? La pista ciclabile di corso De Gasperi, solo in minima parte completata, doveva collegarsi “naturalmente” a quella della villa comunale, ma allo stato attuale delle cose resterà una cattedrale nel deserto. Se si vuole incentivare una mobilità alternativa bisogna concentrarsi sui collegamenti dalle periferie al centro e sull’incremento del trasporto pubblico. Siamo stanchi di accontentarci, di giocare al ribasso, la nostra generazione e quelle che verranno meritano dignità! Aspettiamo delucidazioni dagli organi competenti”.

 

 

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