Castellammare, il PD attacca: “Attribuizione dell’omicidio Tommasino? Il consigliere faccia i nomi!”
Il livello di discussione della politica stabiese sta rasentando livelli sempre più bassi, da una parte e dall’altra. Ormai pur di portare a casa la pagnotta (o salvare la propria pellaccia politica) si strumentalizzano anche le pagine più tristi vissute dalla città di Castellammare. La situazione è questa: il primo cittadino stabiese buca clamorosamente l’opportunità di costituirsi parte civile nel processo per il falò inneggiante alla camorra e il suo consigliere per rigirare la frittata attribuisce l’assassinio di Gino Tommasino al PD dell’epoca (tra le cui file però c’era proprio l’attuale sindaco di Centro-Destra Gaetano Cimmino).
Il Partito Democratico stabiese ha deciso di rispondere a queste accuse rivolte dal consigliere di maggioranza Emanuele D’Apice chiedendogli di fare i nomi: “La viltà è ignobile, soprattutto per un consigliere comunale. A chi arbitrariamente attribuisce la iscrizione al PD di CIMMINO dei killer di Tommasino? Lo dica a noi, anzi lo dica alla forze dell’ordine ed alla magistratura. Faccia i nomi perché la città vuole sapere. Se è persona informata dei fatti, lo dica. Non si nasconda, altrimenti il suo è un atto esecrabile. Un atto pusillanime di chi butta il sasso nello stagno e poi nasconde la mano. Il sentito dire, l’informazione presa davanti ai bar, la notizia da marciapiede su temi delicati è squallida. Lei fa il consigliere comunale della città di Castellammare , prima di parlare azioni il cervello. Glielo ripetiamo prenda la retta via quella che non ha mai avuto. Altrimenti stia zitto e taccia sulle questioni per le quali non ha alcun titolo per parlare ….e ci vogliamo fermare qui!”
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