Castellammare, falò inneggiante alla Camorra: LeU chiede la commissione d’accesso al Comune: “Il messaggio inquietante ha fatto il giro del Paese”
Il Consigliere Comunale di Liberi e Uguali, Tonino Scala ha annunciato ieri che LeU chiederà la commissione d’accesso al Comune.
Una richiesta che molto probabilmente sarà ufficializzata oggi durante l’incontro che si terrà alle ore 19 nella sede di Leu a Castellammare di Stabia.
“Due giorni fa, la Castellammare residuale e deteriore ha sopraffatto quella che invece sa tramandare le tradizioni della città in maniera civile” denuncia Scala facendo riferimento al falò della vergogna allestito nel rione Savorito dalla camorra, per bruciare platealmente un fantoccio con una scritta contro i “pentiti”.
“Le indecenti immagini della pira illegale di via Savorito con l’inquietante messaggio contro i pentiti hanno fatto il giro del Paese, legando ancora una volta – continua Scala- il nome della nostra città alla camorra padrona e arrogante. Ma mentre in periferia i camorristi sancivano il loro dominio sul territorio, in Villa Comunale migliaia di stabiesi vivevano pacificamente lo spettacolo di Enzo Avitabile e i successivi fuochi sull’arenile. Due realtà opposte ma purtroppo ancora conviventi; una minoranza delinquente e sguaiata che condiziona e oscura la maggioranza di persone perbene”.
“Due giorni fa, la Castellammare residuale e deteriore ha sopraffatto quella che invece sa tramandare le tradizioni della città in maniera civile” denuncia Scala facendo riferimento al falò della vergogna allestito nel rione Savorito dalla camorra, per bruciare platealmente un fantoccio con una scritta contro i “pentiti”.
“Le indecenti immagini della pira illegale di via Savorito con l’inquietante messaggio contro i pentiti hanno fatto il giro del Paese, legando ancora una volta – continua Scala- il nome della nostra città alla camorra padrona e arrogante. Ma mentre in periferia i camorristi sancivano il loro dominio sul territorio, in Villa Comunale migliaia di stabiesi vivevano pacificamente lo spettacolo di Enzo Avitabile e i successivi fuochi sull’arenile. Due realtà opposte ma purtroppo ancora conviventi; una minoranza delinquente e sguaiata che condiziona e oscura la maggioranza di persone perbene”.
“Purtroppo, la realtà contrasta con le idee che gli stessi stabiesi hanno della città. Sono più di 17mila i pregiudicati di Castellammare di Stabia. Un numero spaventoso, se si considera che molte famiglie sono sostenitrici dei propri pregiudicati, su una città di 60mila abitanti, con un calcolo maccheronico, impreciso ma non distante dalla realtà, si rischia che il 50% dei cittadini si ritrovino ad essere simpatizzanti dei fuorilegge. Quindi contro lo Stato. E da questo dato, da questo elemento che bisogna partire per capire come mai la ex Cirio non è stata mai bonificata, come mai la tratta Gragnano-Castellammare è stata chiusa e abbandonata; come mai i bandi per le Terme e quelli per l’assegnazione dei chioschi all’Acqua della Madonna non vadano a buon fine. E interrogarsi su come mai altri bandi, invece, vadano in porto e con chi.”
“La politica non può restare a guardare, limitandosi a frasi di circostanza, esprimendo generico sdegno; quello che è accaduto è grave e reclama qualcosa di più. Dobbiamo essere capaci di smuover le coscienze, di gridare a gran voce “Noi non siamo come loro!”, ed essere in grado di dare più forza all’altra Castellammare, quella che non ha niente a che vedere con la subcultura della camorra e dei suoi derivati”
“Bisogna partire dalle periferie.” spiega il consigliere LeU che propone di “rimettere al centro i quartieri, non come slogan, ma come agire quotidiano. Il rione Savorito-Moscarella ha perso risorse pubbliche per oltre 60 milioni di euro, una grande opportunità che avrebbe rappresentato un ’occasione di riscatto per il quartiere e per la città tutta. Occorre far presto e lavorare per un futuro che è già domani. Recuperare risorse e progetti e inserirli all’interno di un serio piano di investimenti. Oggi non è più possibile fare finta che la camorra sia stata sconfitta, perché i fatti dimostrano che non è così. Anche i recenti arresti eccellenti dell’operazione Olimpo rimandano l’immagine di una camorra ancora potentissima e che ha fatto il salto di qualità grazie ad una imprenditoria supina e collusa. Noi, intanto, chiediamo al ministro degli Interni che invii al comune di Castellammare la commissione d’accesso, affinché faccia chiarezza sulle possibili infiltrazioni camorristiche”.
“La politica non può restare a guardare, limitandosi a frasi di circostanza, esprimendo generico sdegno; quello che è accaduto è grave e reclama qualcosa di più. Dobbiamo essere capaci di smuover le coscienze, di gridare a gran voce “Noi non siamo come loro!”, ed essere in grado di dare più forza all’altra Castellammare, quella che non ha niente a che vedere con la subcultura della camorra e dei suoi derivati”
“Bisogna partire dalle periferie.” spiega il consigliere LeU che propone di “rimettere al centro i quartieri, non come slogan, ma come agire quotidiano. Il rione Savorito-Moscarella ha perso risorse pubbliche per oltre 60 milioni di euro, una grande opportunità che avrebbe rappresentato un ’occasione di riscatto per il quartiere e per la città tutta. Occorre far presto e lavorare per un futuro che è già domani. Recuperare risorse e progetti e inserirli all’interno di un serio piano di investimenti. Oggi non è più possibile fare finta che la camorra sia stata sconfitta, perché i fatti dimostrano che non è così. Anche i recenti arresti eccellenti dell’operazione Olimpo rimandano l’immagine di una camorra ancora potentissima e che ha fatto il salto di qualità grazie ad una imprenditoria supina e collusa. Noi, intanto, chiediamo al ministro degli Interni che invii al comune di Castellammare la commissione d’accesso, affinché faccia chiarezza sulle possibili infiltrazioni camorristiche”.
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