Emesse dai giudici di Torre Annunziata le condanne per per gli autori del raid contro pregiudicato di Scanzano, avvenuto a Castellammare di Stabia nel 2016
E
ra nel mese di dicembre 2016 quando il 17enne G.F. di Castellammare di Stabia gambizzò G.C. 19enne di Scanzano sul lungomare davanti a un bar di corso Garibaldi. A causare la sparatoria fu una lite scoppiata tra i due in cui il minorenne ebbe la peggio subendo una ferita alla testa. Così i membri della famiglia Fontana, meglio conosciuti come i “Fasano” del rione Acqua della Madonna, incoraggiarono il 17enne a vendicarsi. G.F. raggiunse G.C. davanti a un bar, estrasse l’arma dalla cintola dei pantaloni e la puntò in faccia a al 19ene. Ma dopo un momento di esitazione ed in seguito alla successiva esortazione dello zio, decise di abbassare la mira e sparò alle gambe.
Le telecamere presenti in zona immortalarono l’intera vicenda, permettendo così agli agenti del Commissariato di Castellammare di Stabia di indentificare gli autori della spedizione punitiva.
A distanza di un anno e mezzo arrivano dunque condanne esemplari per gli autori del rito d’iniziazione al rampollo di famiglia. I giudici del tribunale di Torre Annunziata hanno condannato in primo grado G.P, Catello e F.F. a 5 anni e 4 mesi di reclusione. Per A.F la condanna è a 4 anni e 8 mesi, mentre per C.F è a 4 anni e per V.L. a 3 anni.
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