Le parole dell’ assessore all’urbanistica di Castellammare di Stabia Fulvio Calì sulla questione del centro sportivo Giancarlo Siani nel rione Cmi
Il centro sportivo Giancarlo Siani nel rione Cmi torna ad essere al centro dell’attenzione dell’amministrazione di Castellammare di Stabia. Il campo di basket era stato ripulito dalla discarica abusiva lo scorso ottobre 2018 e il sindaco Cimmino aveva dichiarato in quell’occasione: “Siamo al lavoro per proporre un piano di recupero che porti alla creazione di un polo sportivo di ultima generazione, con nuovi campi e anche una nuova tensostruttura”
Sulla questione è tornato a parlare Fulvio Calì, assessore all’urbanistica: “Il centro sportivo Giancarlo Siani nel rione Cmi sarà un punto di riferimento per la periferia nord di Castellammare e sarà realizzato anche in assenza di fondi ministeriali, perché c’è la copertura finanziaria da parte dell’ente comunale”.
“Siamo riusciti a strappare una proroga – prosegue l’assessore Calì – per ambire all’accesso al finanziamento previsto dal ‘Piano di Azione Giovani Sicurezza e Legalità’, nel quadro dell’iniziativa denominata ‘Io Gioco Legale’ del Ministero dell’Interno, e per potenzialmente beneficiare del contributo massimo previsto pari a 500mila euro. I criteri di assegnazione, troppo restrittivi, del finanziamento previsto dal bando ‘Sport e Periferie 2018’, invece, non ci hanno consentito di rientrare tra i beneficiari, appena 241 a livello nazionale, ma questi fondi non sarebbero stati cumulabili ai precedenti.
E soltanto grazie all’attività posta in essere dall’amministrazione – conclude l’assessore Calì – siamo riusciti a recuperare un procedimento di partecipazione al bando ministeriale, praticamente perso a causa dei ritardi e degli errori commessi dai vecchi amministratori dell’ente, che hanno perso solo tempo. Invitiamo i consiglieri di opposizione ad evitare strumentalizzazioni e ad informarsi meglio: il centro sportivo Siani è parte integrante del piano triennale delle opere pubbliche e rappresenterà il principale luogo di aggregazione sociale all’interno del rione Cmi, valorizzando di fatto un intero quartiere che attraverso lo sport può acquisire un ruolo di primo piano in un contesto che per troppi anni è stato abbandonato all’incuria”.
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