In vista del derby tra la Casertana e la Juve Stabia vi offriamo alcuni cenni storici sui falchetti
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ondata nel 1908, la Casertana Football Club attuale è figlia dell’acquisto del titolo del Real Aversa nell’estate del 2005. Dal 2008 ha riassunto la vecchia denominazione. Attualmente è presieduta dall’imprenditore Giuseppe D’Agostino che per questa stagione aveva allestito una squadra per il salto di categoria in serie B.
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A fronte degli ingenti investimenti iniziali durante il campionato ha trovato più di una difficoltà e ora cerca il miglior posizionamento nella griglia playoff.
La serie B
I falchetti, per pochi istanti nel 1969, conquistarono la promozione in serie B finendo il campionato al primo posto. Per un tentativo di combine, denunciato dal Taranto, i rossoblu vennero penalizzati di 6 punti (da scontare subito) perdendo il primato in classifica e la possibilità di disputare il campionato cadetto.
L’anno successivo, la squadra di terra di lavoro, riconquistò sul campo la serie cadetta anche se ci restò solo per un anno tornando mestamente in serie c.
La serie B tornò a Caserta nel 1991, ma anche in quel periodo per un solo anno.
Il periodo buio
Arrivando ai giorni nostri la Casertana, ha poi attraversato tutto un periodo buio alternando campionati di serie C e D. Furono anni duri intervallati da altri fallimenti ma anche da annate positive. In questo periodo ricordiamo la conquista della Coppa Italia di serie D nell’annata 2011/2012.
L’anno successivo, stiamo parlando del campionato 2012 – 2013, la Casertana conquistò la promozione in Lega Pro grazie al Consiglio Federale che decise di ripescarla per completare l’organico.
Oggi sotto la guida tecnica del duo Raffaele Esposito – Nello Di Costanzo, che hanno preso il posto di Gaetano Fontana dal dicembre scorso, i falchetti occupano la quinta piazza con 39 punti e sono reduci dal pareggio in extremis con la Vibonese.
A cura di Giovanni Donnarumma
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