“Moscati, piccolo acciacco: ieri non si è allenato. Vano ha ancora carichi di lavoro nelle gambe che non gli fanno reggere i 90 minuti. Cancellotti, Favalli e Negro, che non per demeriti loro si sono maggiormente alternati, torneranno in campo. Ora che si tornerà a giocare a distanza di tre giorni, ci sarà bisogno della disponibilità di tutti”. Fabio Caserta fa il punto sul quadro dei convocati della trasferta in terra marchigiana: a Fano non ci sarà invece Rosi, escluso dalla Società per motivi disciplinari, che né sta valutando il provvedimento da adottare nei prossimi giorni.
Il Girone di ritorno vede il Perugia girare la boa a Fano per una sfida da testa – coda. “Moscati ha avuto un problemino l’altro ieri e ieri non si è allenato – Detto questo mister Fabio Caserta si dice soddisfatto della prima parte di campionato – in linea con gli obiettivi. Però adesso inizia un nuovo campionato in cui sarà importante e difficilissimo ripartire con i tre punti, già da domani. Non bisognerà guardare la classifica. Mentalmente è dura, perché quando giochi con le dirette concorrenti gli stimoli vengono da soli, ma sappiamo che domani verrà un’altra squadra che contro il Perugia darà tutto. Le squadre si sono attrezzate per un campionato da vertice, come noi, e per cercare di vincere, si dovrà ora battagliare: avendo fatto sempre il Girone C, dove c’è più agonismo ma forse meno tecnica, non mi aspettavo ci fossero qui 5/6 squadre con cui competere fino alla fine. Vano, soprattutto per i carichi di lavoro, non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Burrai, pur non essendo ancora al 100%, è per noi importante come d’altronde tutti gli altri: Cancellotti sempre positivo, ha trovato chi davanti ha fatto benissimo, e poi anche il sistema di gioco non l’ha agevolato. Favalli invece si è alternato di più con Crialese. Stesso discorso vale per Negro. Sono giocatori che torneranno a darci una mano soprattutto ora che si ricomincia a giocare ogni tre giorni. Io mi aspetto, anche nell’ultima settimana di mercato, solo di lavorare. Ed anche solo inconsciamente un calciatore può trovarsi a parlare con il proprio procuratore, ma credo che quest’aspetto sia più problematico per un allenatore che deve preparare la prossima gara. I giocatori invece sanno che fuori dalle ore di allenamento possono parlare con chiunque, ma durante, non voglio sentir quelle voci: ma ho dei ragazzi maturi che pensano solo ad applicarsi sul campo. Il compito nostro fin quando siamo qui è solo di difendere questi colori”.
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