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Castellammare di Stabia

Casapound, l’albore di un nuovo fascismo?

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La storia non si dovrebbe mai ripetere

La storia è maestra.

Gli errori del passato non vanno ripetuti.

Massime che sono diventate vademecum, regole da rispettare a ogni costo pur di non ripetere gli orrori del passato, o almeno così sarebbe dovuto essere.

Perché a quanto pare non è vero che la storia insegna, non vero che la memoria fa da monito per non commettere più gli stessi errori. Ma aveva ragione Machiavelli quando diceva che la storia è un circolo che si ripete sempre. Se non altro sembra sia così se si pensa a ciò che sta accadendo in Italia, principalmente ad Ostia.

La città di Ostia infatti in questo periodo è luogo di campagne elettorali, date le elezioni prossime. Luogo in cui un nuovo partito si sta facendo largo nel cuore dei cittadini perché sempre interessarsi, a differenza degli altri, delle condizioni in cui vive la classe più disagiata, si fa carico dei problemi della comunità e tenta di risolverli, gira per le strade della città organizzando cortei per liberare le case popolari, distribuisce cibo ai meno abbienti, tutte cose che sembrano solo portare del bene, ma come sempre l’apparenza inganna.

Perché questo nuovo partito, chiamato Casapound, che tenta di aiutare i cittadini con parole di violenza contro gli immigrati, atti intimidatori e discorsi contro il governo è un partito che mette paura, paura perché ricorda, o almeno dovrebbe fari tornare in mente, le parole che lo stesso Mussolini utilizzava all’alba del fascismo.

C

asapound infatti è un partito di estrema destra guidato da Simone Di Stefano, il quale si definisce lui stesso un fascista e il cui candidato Luca Marsella pare intrattenga rapporti con il noto clan Spada e che proprio grazie al favore di quest’ultimo sia riuscito ad ottenere molti voti.

Recentemente un esponente del clan Spada, Roberto Spada, è stato arrestato per aggressione dopo aver preso a testate il giornalista Daniele Piervincenzi che si era recato fuori dalla palestra che Spada gestiva per chiedergli del suo coinvolgimento con Casapound.

Le domande di Piervincenzi hanno talmente infastidito Spada da spingerlo a rompere il naso al giornalista e ad aggredire anche il cameraman.

Dopo questi terribili atti di violenza, è stato chiesto più volte a Marsella se prendesse le distanze dal caln Spada, se potesse dichiarare di non volere i loro voti, ma Marsella non si è mai espresso chiaramente in merito.

E’ questo il tipo di persone che vogliamo guidino i nostro paese, che vogliamo ispirino i giovani?

Il noto giornalista americano Alan Friedman, durante la trasmissione Piazzapulita di Formigli, ha espresso le sue perplessità in merito a Casapound chiedendo: “Ma non era illegale riformare un partito con evidenti ideali fascisti?” La domanda parrebbe avere una risposta ovvia, ma a quanto pare non è così semplice.

Sembra che la storia si stia davvero ripetendo e l’unico modo per porvi rimedio è che gli altri  partiti, gli altri politici, mettano da parte i propri bisticci, le proprie strategie, i propri giochi di potere, per occuparsi davvero del popolo mostrando la differenza tra loro e Casapound.

A cura di Maria Rosaria Cotticelli

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