L’operazione
M
ilitari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Formicola (CE) e del Gruppo
Punti Chiave Articolo
Gruppo di Lavoro Biosicurezza e del Distretto Veterinario di Capua, nonché dei tecnici
dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici (NA), hanno constatato
presso un allevamento zootecnico bufalino, sito in comune di Capua (CE) alla Via delle
Lucciole n.4, quanto descritto.
Descrizione
- da lungo tempo l’azienda non ha eseguito operazioni di utilizzazione agronomica dei
reflui zootecnici ivi prodotti. Infatti, gli stessi sono stati rinvenuti accumulati sul corpo
aziendale e nei terreni ad esso limitrofi tanto da formare uno spesso strato di letame; - le acque di scarico domestico, provenienti dalla civile abitazione presente nel plesso
aziendale, vengono recapitate in un pozzetto retrostante l’abitazione, da cui si diparte una tubazione interrata con recapito in un fosso di scolo perimetrale, quest’ultimo collegato alla rete idrica superficiale di bonifica, e che in tale fosso confluiscono anche i liquidi di sgrondo degli insilati, stoccati su una platea in cemento priva di copertura; - le acque della sala di mungitura vengono collettate in una vasca adiacente alle strutture di stoccaggio dei liquami, alle spalle dei paddock, e che il troppo pieno di tale vasca
confluisce a sua volta in un pozzetto da cui diparte una tubazione in PVC che permette il
recapito delle stesse all’interno del canale di bonifica che costeggia via delle lucciole.
Sequestro del plesso aziendale
Atteso che l’azienda predetta non ha effettuato la prevista utilizzazione agronomica dei
reflui zootecnici, bensì ha smaltito gli stessi, qualificati rifiuti speciali non pericolosi, sul
suolo in maniera incontrollata, i predetti militari hanno proceduto al sequestro dell’intero
plesso aziendale e delle sue pertinenze ad eccezione della casa colonica ivi presente dove
risiede il proprietario dell’allevamento con la propria famiglia, con facoltà d’uso
dell’azienda solo ed esclusivamente per il governo degli animali (alimentazione, mungitura,
etc.).
Il proprietario dell’insediamento zootecnico è stato denunciato in stato di libertà per
l’integrazione del reato di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi ed illecito
smaltimento degli stessi mediante immissione in acque superficiali o sotterranee.
Lorenza Sabatino, Vivicentro.it