Il garante anticorruzione, Cantone , replica a presidente Anm: Mani pulite ha fallito, falsa idea che magistrati siano tutti puliti e politici tutti sporchi, serve prevenzione
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oma “L’idea che ci sia un mondo tutto pulito, la magistratura, e un mondo tutto sporco, la politica e la burocrazia, e’ comoda da vendere come fiaba; ma e’ falsa”: lo ha affermato il sostiene presidente dell’Autorita’ nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone in un’intervista al Corriere della sera. La sua e’ una risposta alle affermazioni del leader Anm Davigo, ex esponente del pool Mani pulite.
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Secondo Cantone “Mani pulite ha fallito, perche’ le manette da sole non bastano. Non sono la ruota di scorta di Renzi. Constato solo che il governo contro la corruzione si sta muovendo. Oggi e’ meglio che nel 1992”. Per il presidente Anc: “Dire che tutto e’ corruzione significa che niente e’ corruzione, e il sistema non puo’ essere emendato. Io non accetto questo pessimismo cosmico. Mi ribello a questa visione che esclude qualsiasi ricetta. Il pessimismo fine a se stesso diventa una resa. E questa resa nell’Italia di oggi non c’e. E’ vero che Tangentopoli non sradico’ la corruzione, che e’ continuata come un fiume carsico. Ma ora vedo molte persone che vogliono provare a uscirne. E pensano che la soluzione non sia solo la repressione, che la ricetta non sia solo la stessa del 1993, che all’evidenza ha fallito. Uno non puo’ ripetere le stesse cose a distanza di anni, e dire che e’ sempre colpa degli altri se le vecchie ricette non hanno funzionato”. Insomma, “l’idea che tutto si risolva con le manette e’ stata smentita dai fatti. La repressione da sola non funziona. Colpisce ex post; spesso in modo casuale; sempre quando i danni sono gia’ fatti. La prevenzione ha tempi piu’ lenti. Ma nei Paesi del Nord Europa, dove la corruzione e’ bassissima, ha funzionato”. ( Cantone prosegue: “Io mi ribello a questa logica del fortino assediato. La magistratura ha meriti eccezionali; ma sarebbe scorretto non evidenziare che certi meccanismi organizzativi non funzionano. Ci sono uffici giudiziari che danno risposte, e altri che non lo fanno. Ripeto: io amo la magistratura. La magistratura non deve salvare il mondo; deve accertare i reati penali e decidere i processi civili. In nessun Paese del pianeta ha il monopolio nelle questioni di legalita’; altrimenti finisce per esercitare una funzione di supplenza nei confronti della politica. Dire che non cambia mai nulla e’ funzionale all’idea di non far cambiare mai nulla. Noi come magistratura abbiamo chiesto nuove norme sul falso in bilancio, sul voto di scambio politico mafioso, sull’autoriciclaggio: e queste riforme sono state fatte. Alcune potevano essere scritte meglio, ma qualche perplessita’ e’ stata superata dalle interpretazioni della giurisprudenza. Non riconoscere che qualcosa si puo’ fare e’ come dire che non c’e’ piu’ niente da fare, che l’unica strada sono le manette. Ma non e’ cosi'”.
Per il presidente Anac: “Ci sono criticita’, ma c’e’ uno sforzo autentico, e se ne vedranno i risultati, il sistema reagisce. Fino a poco fa qualche leader politico sosteneva che la corruzione non esisteva; oggi nessuno la nega. Non dico che la strada sia conclusa, sarei un folle. Ma e’ sbagliato non prendere atto di quel che e’ avvenuto, grazie al Parlamento che ha votato andando oltre la maggioranza di governo”. Quanto alla possibilita’ di entrare in politica, Cantone afferma: “Non ci penso assolutamente. Il mio mandato scade nel 2020. E la mia idea e’ tornare a fare il magistrato”.
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