Campobasso e Juve Stabia ricominciano la stagione con uno 0 – 0 che poco incide sulle rispettive classifiche. Gara senza particolari acuti da parte delle squadre.
PODIO
Medaglia d’oro: a Danilo Russo, nuovamente custode della porta della Juve Stabia. Passano le stagioni, i colleghi (Branduani, Tomei, Sarri) inizialmente titolari ma alla fine è sempre il fedelissimo Danilo a spuntarla ed a difendere, bene, i pali delle Vespe. Sicuro negli interventi e nelle uscite, il numero 1 mostra che il probabile nuovo innesto in porta dovrà guadagnarsi con impegno e prestazioni i guanti da titolare.
Medaglia d’argento: a Tommaso Ceccarelli, che inizia il suo percorso gialloblu 2.0 con imprevedibilità e fantasia. L’esterno romano è un calciatore diverso dal ragazzino alle prime armi visto nella sua prima, breve, parentesi alla Juve Stabia e nella ripresa sforna a ripetizione cross, filtranti e dribbling. Se il buongiorno si vede dal mattino, Ceccarelli potrà essere un toccasana per i campani.
Medaglia di bronzo: a Ugo Dell’Orfanello, piacevole sorpresa della fredda serata di Campobasso. Alzi la mano chi si attendeva il brasiliano subito in campo anziché Caldore defilato sulla sinistra: il neo numero 13 ripaga la fiducia di Sottili con una gara attenta ma al contempo propositiva. Certamente nel ruolo arriverà un sostituito di peso di Rizzo ma Dell’Orfanello ha risposto subito presente.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Francesco Donati, che spinge ma in modo disordinato e discontinuo. Per il terzino ex Empoli prestazione di corsa ma anche di fatica, dovuta probabilmente alla lunga sosta, manchevole dei rifornimenti per Eusepi che invece solitamente arrivano dai suoi piedi. L’ammonizione del primo tempo ne condiziona il prosieguo di gara.
Medaglia d’argento: a Marco Caldore, che soffre la vivacità di Parigi e Liguori. Il granitico difensore mancino torna a fare coppia con capitan Troest in una serata però non particolarmente brillante. Soprattutto nella ripresa il 24 stabiese va in affanno, non facendo però mancare il consueto apporto di generosità ed impegno.
Medaglia di bronzo: a Daniele Altobelli, bravo nel lavoro “sporco” ma molto meno incisivo quando c’è da pungere. Il centrocampista si dedica alla sciabola più che al fioretto senza però colpire il Campobasso, spesso superiore in mediana. Nella ripresa Troest, involontariamente, gli sottrae un cross su cui avrebbe potuto impattare bene la sfera.