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Campania, rischio emergenza rifiuti: partono le prime navi “pattumiera” da Napoli

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Partono le contromisure per far fronte al rischio dell’emergenza rifiuti: da Napoli salpano due navi “pattumiera” verso Spagna e Portogallo

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opo l’allarme lanciato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e la notizia dei primi disservizi, ripartono le navi per scongiurare che la criticità manifestatasi nei giorni scorsi sul fronte rifiuti a Napoli e in altre zone della regione diventi emergenza. Nella giornata di ieri è iniziato il carico di 2800 tonnellate di “secco” sull’imbarcazione che salperà nelle prossime ore verso la Spagna. Come già avvenuto in passato, ci si affida di nuovo alla penisola iberica per gestire i rifiuti che la Campania non è in grado di trattare autonomamente. Un’altra nave dovrebbe fare rotta, la settimana prossima, verso il Portogallo. I due viaggi consentiranno di alleggerire almeno in parte la pressione dei materiali che si sono accumulati negli impianti di tritovagliatura – in particolare quelli di Giugliano, Tufino e Caivano – in concomitanza con il fermo per manutenzione programmata di una delle linee del termovalorizzatore di Acerra.

Quanto alla frazione umida, che da mesi si è a sua volta ammassata nelle fosse degli impianti di tritovagliatura, rallentando così le operazioni di scarico dei rifiuti raccolti a Napoli e nelle altre città della Campania, Palazzo Santa Lucia sta esaminando alcune ipotesi. Una è di stipulare accordi diretti con altre regioni per inviare lì la frazione umida tritovagliata non stabilizzata. Un’altra è di destinare una quota dell’umido accumulatosi negli stir ad una qualche discarica sul territorio regionale. Potrebbe essere una tra San Tammaro, Savignano irpino o Sant’Arcangelo Trimonti.

 «In città – dice il vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice – restano a terra circa 300 tonnellate di immondizia non raccolta. È iniziato il deposito di alcune tonnellate – pari ad una decina di camion – nel sito di stoccaggio temporaneo di via Nuova delle Brecce, che ho autorizzato per sessanta giorni». Quanto sta accadendo in questi giorni, secondo il vicesindaco, evidenzia la necessità «di accelerare la realizzazione di siti di compostaggio e di aree per la selezione dei materiali della raccolta differenziata».


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