La scadenza è fissata per il 10 settembre
630 milioni di euro per trasferire le ecoballe e tentare di farle sparire: questa è la cifra che la Regione Campania è disposta a spendere. Con un calcolo approssimativo, tra i soldi già spesi per lo smaltimento e il fitto delle piazzole la spazzatura costerà più di un miliardo di euro. Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i bandi per i due impianti di Giugliano e Caivano dove si lavoreranno i rifiuti impacchettati che partiranno poi per destinazioni diverse.
I bandi scadono il 10 settembre e avviano una procedura tecnicamente definita comparativa con negoziazione che è stata approvata dall’Autority Anticorruzione (Anac). Entro quella data si appalteranno la costruzione degli impianti e il successivo smaltimento dei rifiuti. A Giugliano si spenderanno 19 milioni e 600 mila euro per la realizzazione degli impianti da realizzare nell’area ex Enel di Ponte Riccio e 199 milioni e 200 mila euro per lo smaltimento di 1 milione e 200 mila tonnellate di spazzatura. Quindi si pagheranno 166 euro a tonnellata. L’idea di fondo è quella di recuperare tutti i materiali e tutta l’energia possibile. Secondo la Regione, il 50 per cento dei rifiuti sarà trasformato in materiale da riciclare e il 30 per cento diventerà Css (cioè combustibile secondario). Ma il 20 per cento finirà comunque in discarica. Il vincitore dell’appalto avrà quattro mesi per avviare i lavori e un anno per costruire la struttura, poi dovrà smaltire 200 mila tonnellate all’anno. A conti fatti per terminare le operazioni ci vorranno più o meno otto anni.
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