Campania, bufera di neve sul Vesuvio: ecco come si sono salvati i turisti
E
rcolano, c’è stata un’ improvvisa bufera di neve sul Vesuvio, che ha portato 30 turisti stranieri in visita al Gran Cono sono rimasti bloccati per tre ore a quota mille. Per fortuna hanno trovato riparo in una baita, dove hanno brindato e si sono divertiti in attesa dei soccorsi. Insomma tutto bene, ma la tragedia è stata sfiorata. Erano le 13:30 quando un’improvvisa tempesta di neve ha imbiancato cratere e pendici in pochi istanti, e diversi veicoli sono rimasti letteralmente bloccati. Si tratta di alcune automobili, un autobus di linea che portava cinque passeggeri, un bus turistico che ne portava 20 e un taxi collettivo con 4 turisti: in tutto una trentina di persone, tutti turisti stranieri provenienti da Stati Uniti, Austria, Belgio, Germania, Polonia. Alcuni di loro, poco prima della bufera, erano riusciti anche a salire sul cratere, con il supporto del presidio delle guide vulcanologiche, ma la tempesta di neve improvvisa ha bloccato l’escursione e tutti sono scesi, cautamente a piedi, verso la prima piazzola. Quello che è successo si è trasformato per fortuna in una bella avventura, dove tutti gli ostaggi della bufera hanno trovato riparo nel piccolo bar-ristorante «Il rifugio del Vesuvio» dove hanno potuto riscaldarsi e bere birra e vino locali.
Sono giunti i soccorsi dopo un ora, dagli agenti del commissariato di polizia di Portici-Ercolano che hanno monitorato la situazione accertandosi delle condizioni di sicurezza delle persone. Il bus turistico, peraltro, viaggiava senza catene da neve a bordo. Poi sono arrivate quattro squadre composte dal personale della protezione civile della Regione Campania, a bordo di altrettanti fuoristrada «Isuzu», che hanno raggiunto la località sul Vesuvio, mentre il mezzo chiamato «Ulisse» ha prelevato i turisti. Sul posto anche gli agenti della polizia municipale di Ercolano.
Come da procedura, prima sono stati portati giù donne e bambini, poi tutti gli altri. Le delicate operazioni di recupero si sono concluse alle 18 circa, ma in realtà , la protezione civile circa 24 ore prima aveva diramato un comunicato di allerta meteo in Campania a partire dalle 6 di ieri mattina fino alla mezzanotte successiva, con previsioni di precipitazioni nevose e gelate persistenti oltre i 600-700 metri d’altezza. Nonostante ciò, ieri mattina il Gran Cono era aperto ai visitatori. E questo non va per niente bene.
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