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Calcio dilettante-Tifosi allo stadio: “Dopo il 7 Ottobre si vedrà…”

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Simone Vicidomini– Ennesimo comunicato della Figc per aggiornare le società sull’apertura-non apertura degli stadi ai tifosi. Nei giorni scorsi il Comitato Tecnico Scientifico ha ribadito che il protocollo sanitario per il calcio italiano non cambierà, o almeno non lo farà fino alla prima settimana di ottobre. Respinti dunque i vari appelli della Figc e dei Presidenti che tra l’altro chiedevano anche un allentamento per riguarda la gestione dei tamponi.

N

on arrivano dunque concessioni, almeno non nei professionisti, e qui nasce un non senso ritenuto da molti addetti ai lavori a dir poco clamoroso. L’interpretazione incerta di questa norma ha però portato diverse regioni (Lazio,Sicilia ma non solo) a negare l’accesso al pubblico negli impianti sportivi anche nei dilettanti per le competizioni ufficiali, per evitare di aggiungere ulteriore confusione ad una situazione già delicata. Gare a porte chiuse anche per le competizioni LND dunque, nonostante il regolamento in teoria una piccola concessione l’abbia fatta a tali categorie.

Nel frattempo l’Osservatorio sulla Manifestazioni Sportive avrebbe deciso di specificare che l’accezione eventi di minore entità riguarda solo tornei e gare amichevoli e non i campionati, sia nei tornei senior dei dilettanti e quelli giovanili. Fino al 6 ottobre dunque, un molte regioni italiane, non sarà possibile per i tifosi presenziare alle partite dagli spalti in attesa del via libera del CTS.

Circa due settimane fa il Presidente del CONI, Giovanni Malagò ai microfoni di Sky Sport ha spiegato: “Le decisioni spettano a CTS e Governo, è evidente che lo sport senza pubblico non è la stessa cosa. Oggi però assistiamo a discrepanze tra direttive nazionali e regionali, questo crea confusione e non aiuta certo a risolvere la situazione”.

Sul tema è stato chiaro anche il Presidente della LND Cosimo Sibilia: “Accogliere mille persone in uno stadio da 45 mila posti è una cosa possibile e gestibile, però bisogna prendere una decisione comune tra Regioni e Governo. Nei Dilettanti abbiamo Regioni che hanno già iniziato le proprie attività, anche in presenza di pubblico, mentre in altre ci sono difficoltà nel far accedere le persone negli impianti sportivi. Riaprire gli stadi con la presenza del 10%  dei tifosi può essere un primo passo, la riapertura delle scuole in tal senso può rappresentare una base della quale partire per riaprire gli stadi ma tutto è chiaramente legato all’evoluzione della curva dei contagi”.


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