Quando il petrolio si ruba e si rivende, il costo del barile in tutti i mercati e’ sempre competitivo; nel passaggio dal produttore al consumatore, non vi e’ nessuna dispersione di greggio, tutto “burro nero” per gli organizzatori del traffico illegale.
Non si pagavano tasse, non bisognava attenersi alle quotazioni giornaliere di mercato di Brent e WTI, il passaggio da una raffineria all’altra era rapido, comodo e tanto conveniente.
Fiumi di petrolio rubato proveniente dalla raffineria di Zawyia sono stati immessi per anni, dopo “regolare” miscelazione, sia nel mercato italiano che in quello europeo.
Questo traffico internazionale di oro nero, era stato piu’ volte attenzionato dalla giornalista Daphne Galizia uccisa proprio in questi giorni a Malta.
Questo suo “interessamento” potrebbe essere il principale movente del suo assassinio. A Malta e’ stata posta una taglia di 1 milione di euro, per chi sia in grado di fornire indicazioni utili alle indagini.
In questi giorni sono stati arrestati Darren Debono, e il catanese Nicola Orazio Romeo, perche’ ritenuti due fra i principali organizzatori dell’associazione internaziona
Il maltese Darren Debono, secondo la tesi della Procura di Catania, costituiva il punto di contatto con il libico Fahmi Mousa Saleem Ben Khalifa, alias “il Malem” (il capo), al vertice di una milizia armata nella zona costiera al confine con la Tunisia, anch’egli destinatario di misura cautelare in carcere.
Darren Debono e Romeo, conosciuti come i “compari di merenda’, per l’accusa, erano l’anello di congiunzione tra la componente libica dell’organizzazione criminale e i contrabbandieri, per la commercializzazione illegale del greggio.
Le indagini sono appena iniziate, nei prossimi mesi si potrebbero avere ulteriori sviluppi: trivellare in un mondo sommerso dove e’ difficile scoprire i veri “faccendieri” di questo mercato, potrebbe portare a svolte imprevedibili.
Lo Piano SaintRed
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