Atto vandalico a Brescia nella notte che precede l’apertura dei seggi per le votazioni: bruciato un manifesto alla sede cittadina del PD.
Mentre a Padova venivano attaccati volantini stile nazi-fascista di antica memoria, a Brescia, stanotte, è stato bruciato un manifesto del Partito Democratico affisso sulle vetrine della sede del PD cittadino in corso Garibaldi.
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unti Chiave Articolo
Ne danno notizia il Segretario cittadino, Giorgio De Martin, ed il Segretario provinciale Michele Orlando che dichiarano:
Condanniamo questo atto fascistoide, ribadendo che queste azioni non ci intimoriscono.
A Pavia, ieri, altra riprova della saggezza dei nostri vecchi e dei loro detti. Pavia. Intimidazione in stile nazista e fascista. Essere idioti, alias: italioti.
Tra gli aforismi dei nostri “vecchi” ce n’è uno che ben si adatta al quanto accaduto ieri a Pavia
Il detto recita: Il lupo perde il pelo ma non il vizio!
Ecco. Siamo nel 2018, ad un secolo circa quindi dalla nefasta affermazione del nazismo e fascismo, e che ci ritroviamo?
Ci ritroviamo ancora adesivi che scimmiottano vecchie barbarie con l’aggravante che questi potrebbero aver fatto (dovuto fare) tesoro della storia, ed invece nulla.
INOLTRE, si rivelano anche, alla fin fine, tanto vuoti e stupidi da dover scimmiottare cose già fatte da altri, in altro secolo.
Se concesso, aggiungiamo anche un “almeno senza nemmeno qualche strafalcione linguistico” tipo: “Qui ci abita un antifascista” ma si sa, la cultura non è “di e per” tutti.
E questi proprio non ne hanno. Se ne avessero avuta non avrebbero fatto quanto accaduto a Pavia, e di cui a seguire vi diamo nota, nè avrebbero mostrato i loro limiti, sociali e culturali.
Ma veniamo all’increscioso episodio accaduto ieri mattina a Pavia.
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