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n Gran Bretagna ha vinto Brexit. Hanno vinto i vecchi, i nostalgici i furibondi gli egoisti i razzisti gli hooligans e i Populisti. In una notte la gran Bretagna si è divisa tra un nuovo stato pro europeo (Londra e Scozia) e il resto del paese che rivendica l’indipendenza. Vince il biondissimo Boris Johnson con l’applauso del biondissimo Donald Trump che gioca a golf nel suo nuovo resort.
Si apre una pagina nuova: i padri che votano per un futuro che non vedranno, contro la volontà dei loro figli. Trionfa quindi l’egoismo e la disperazione di chi ha paura che gli emigranti gli portino via il posto. Trionfa chi vuole mandare a casa la classe politica e le sue vane promesse e le sue bugie. La Gran Bretagna oggi, per chi ha votato Brexit, si sente libera come una barca in mezzo al mare.
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Come è il tono della prima giornata fuori dall Europa? A volte di sgomento altre d’impreparazione, di sorpresa, rabbia, vergogna oppure di trionfalismo, la rivincita della provincia contro la capitale. La vittoria dei pescatori e degli agricoltori contro la finanza e gli stranieri.
Se dovessi trovare la parola giusta per commentare quanto successo direi «Mah» e mi viene in mente un episodio che mi raccontò Umberto Eco su come scoprì l’importanza del “Mah”. Era un bambino ad Alessandria e ascoltò alla radio la dichiarazione di guerra di Mussolini. Esaltato da quel discorso prese il suo fucile giocattolo di legno e uscì per strada gridando «Vincere e Vinceremo». Ad un tratto si mise davanti a lui che era piccolino un paio di pantaloni di flanella grigia. Alzò lo sguardo e vide un signore che lo guardò con disappunto e disse: ”Mah”. Quell’episodio gli avrebbe insegnato per sempre l’importanza del ”Mah”.
vivicentro.it/opinione lastampa / Brexit, una testimonianza da Londra: hanno vinto i razzisti e i furibondi ALAIN ELKANN
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