La onlus “Sorriso in festa” festeggia 20 anni di attività e 1000 progetti di sostegno a distanza di famiglie povere in collaborazione con i Frati Missionari Cappuccini.
E
ra il mese di Gennaio del 1999 quando un gruppo di famiglie bresciane della Parrocchia dei Frati Cappuccini fondava l’associazione onlus Progetto Sorriso con l’intento di essere d’aiuto ad altre famiglie nel bisogno, in terra di missione. Nel 2019, Progetto Sorriso festeggia non solo l’importante traguardo dei vent’anni di attività, ma soprattutto i mille progetti di sostegno a distanza di famiglie povere realizzati in collaborazione con i Frati Cappuccini Missionari.
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Domenica 12 Maggio, S. Messa alle ore 10,15 nella Parrocchia Sacro Cuore di via Milano e poi, nel rustico, aperitivo per i partecipanti. Alle 15, all’Oratorio S. Carlo in via Luzzago 9, testimonianze video e conferenza del Cappuccino Mons. Angelo Pagano, Vescovo in Etiopia e responsabile per progetto St.Augustin cui è finalizzata la grande manifestazione milanese Pane in piazza.
L’appuntamento è per domenica 12 Maggio.
Il programma: la mattina alle 10,15, S. Messa nella Parrocchia del Sacro Cuore in via Milano presieduta da Mons. Angelo Pagano, Vescovo di Harar in Etiopia, e a seguire aperitivo per i partecipanti nel rustico della Chiesa; il pomeriggio alle ore 15 nel teatro dell’Oratorio S. Carlo, in via Luzzago 9, incontro aperto a tutti per condividere testimonianze, video e progetti futuri. Verrà proiettato un video sulla storia dell’associazione e a seguire Mons. Pagano parlerà della realtà missionaria in Etiopia e dell’importanza del sostegno a distanza delle famiglie.
“Se devo essere sincero non avrei mai pensato che la Provvidenza potesse donarci tanto…” commenta Lorenzo Mucchetti, fondatore e presidente dell’associazione Progetto Sorriso. “E’ davvero bello ricordare l’entusiasmo dei primi anni, i viaggi in Brasile e in Costa d’Avorio. Il poterci immergere totalmente nello spirito missionario e rimanere sbalorditi nel vedere come quei primi piccoli fondi raccolti hanno potuto tradursi in così tanti aiuti concreti per chi davvero non ha nulla!”
Le terre di missione dove si è concretizzato l’impegno di Progetto Sorriso sono in Brasile, Costa d’Avorio, Eritrea ed Etiopia.
I primi contributi in Brasile hanno permesso la costruzione di un panificio a Grajaù nel Maranhão e la costituzione di una cooperativa per la produzione della “multimistura”, un composto di diversi cereali per sostenere l’alimentazione dei bambini fino a 3 anni. E poi è stato possibile realizzare 50 casette per donare ad altrettante famiglie un futuro più stabile e sereno. Sempre in Brasile, Progetto Sorriso ha finanziato l’ampliamento della mensa dei poveri a San Louis, donando oltre 200.000 pasti caldi a chi non aveva più nulla e nessuno. L’amorevole accoglienza dei Frati Cappuccini ha fatto poi il resto per ridare dignità a poveri dimenticati da tutti. In tema di sostegno alimentare, per diversi anni, si è partecipato anche alla distribuzione delle “Ceste basiche”, aiutando le famiglie più disagiate di Imperatriz ad avere gli alimenti di base che garantissero almeno una minima sussistenza. Con l’aiuto di mons. Franco Cuter, allora Vescovo di Grajaù, abbiamo anche permesso a un centinaio di mamme in dolce attesa di essere assistite e istruite nei mesi precedenti il parto e poi per tutto il primo anno dopo la nascita del loro bimbo. Così tanti bambini hanno potuto nascere e crescere con la dovuta cura sanitaria e nutrizionale.
Il sostegno a distanza rivolto alle famiglie si è ampliato in Costa d’Avorio, creando delle opportunità di lavoro per i poveri di Alepé e di Zouan-Hannien e in Eritrea, con l’intento di raggiungere tante famiglie ridotte alla miseria a causa dall’instabilità politica, dalla guerra e dalla carestia.
Dal 2018 si è dato il via ai primi aiuti alle famiglie più disagiate di Asebot, in Etiopia, sotto la guida di Mons. Angelo Pagano, che ha appena concluso la grande manifestazione milanese Pane in piazza, svoltasi per 10 giorni davanti al Duomo, per la costruzione del panificio industriale St.Augustin a Dire Dawa.
Ecco come fotografa la situazione di Asebot, piccola realtà a circa 230 km. da Harar:
“Quasi tutta la comunità cristiana di Asebot è povera. Alcuni di loro sono agricoltori, ma sono senza terra e animali, altri sono operai, ma la loro paga è davvero misera e insufficiente per poter sostenere le necessità della famiglia. Una parte dei loro figli, i più fortunati, studiano e quindi non possono essere di aiuto. per altri bambini la scuola è preclusa perché i gentiori non possono pagarla. Bisogna dire che tutte le famiglie stanno facendo del loro meglio per non far mancare cibo e istruzione ai propri figli, ma spesso questi obiettivi non si riescono a raggiungere”.
Da qui, la volontà di Progetto Sorriso di raccogliere fondi per garantire ai poveri di Asebot la frequenza a scuola dei figli fornendo materiali scolastici e una sufficiente alimentazione. E la storia di solidarietà tra famiglie bresciane e famiglie povere del mondo continua, perché solo dove esiste una famiglia con la possibilità di sviluppo può esistere la possibilità di crescita umana e sociale.
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