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Brescia: Messa crismale, celebrante il Vescovo

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La Messa crismale è un rito cattolico, dove i presbiteri diocesani rinnovano le solenni promesse sacerdotali davanti al loro Vescovo

Brescia: Messa crismale, celebranti Vescovo e presbiteri

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a Messa crismale è un alto momento di spiritualità cattolica della settimana santa, dove i presbiteri incardinati in diocesi rinnovano le solenni promesse sacerdotali davanti al loro Vescovo.

È anche l’occasione per i sacerdoti diocesani di incontrarsi tra loro, quasi tutti al completo (considerando le fisiologiche assenze per malattia o per gravissimi altri impedimenti).

È alquanto edificante vederli sfilare tutti questi preti, di bianco vestiti, nei loro molteplici atteggiamenti e aspetti: vecchi e giovani, impettiti ed ingobbiti, sorridenti ed imbronciati, sereni o spiritati … Seconda la loro indole e il loro stato d’animo. Ma tutti votati all’amore di Dio ed al servizio dei fratelli. Si spera.

Il significato simbolico della cerimonia è l’unità della Chiesa diocesana raccolta intorno al proprio Vescovo.

Ed in questo contesto vengono consacrati anche gli oli sacri: olio degli infermi, olio dei catecumeni e il crisma. Serviranno per conforto dei malati, per unzione dei battezzandi e per le consacrazioni sacerdotali e vescovili.

L’olio da consacrare, in parte, è stato prodotto con le ulive raccolte nel Giardino della Memoria di Capaci, terra bagnata dal sangue di vittime innocenti. Il frutto dell’ulivo è stato offerto “come messaggio di rinnovata speranza” a tutti i Vescovi d’Italia dalla Polizia di Stato di Palermo.

Che sia di buon auspicio e che la benedizione serva veramente ad accrescere la consapevolezza dell’umana convivenza nella concordia, dove la violenza non abbia più diritto di cittadinanza.

Nella sua omelia il vescovo, mons. Pierantonio Tremolada, ha ringraziato i sacerdoti presenti per il loro “prezioso ministero” svolto nelle varie parrocchie.

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Mons. Pierantonio Tremolada, consacra i sacri crismi. (foto: dal Libretto della Missa crismale)

Ha poi accennato alla sua vicenda personale che ha sperimentato l’esperienza di una grave malattia e la sofferenza che inevitabilmente essa comporta. «Ci sono momenti nella vita in cui si capisce un po’ di più che cos’è la fede. Perché ti guardi avanti e ti accorgi che è tutto molto incerto ». Questa prova ha consolidato in lui la fede in Dio ed esorta sacerdoti e laici presenti a temprare ognuno la propria fede.

Si è poi soffermato sul difficile momento critico che la chiesa, l’Italia ed il mondo stanno vivendo. I dilemmi etici ed organizzativi che travagliano la vita ecclesiale. Le disuguaglianze e la povertà crescente che angustiano la nostra società. La guerra, i migranti, i cambiamenti climatici che sgomentano il pianeta.

Sono tutti argomenti su cui ha esortato a riflettere, personalmente e comunitariamente per chi fa vita ecclesiale.

Da laici, ci sentiamo di condividere le sue preoccupazioni per questo nostro meraviglioso mondo, che con stoltezza, stiamo “guidando verso il baratro, premendo sull’acceleratore”.Ci sarà ancora una speranza?

Il vescovo l’ha indicato nella fede in Dio. Noi vorremmo aggiungerci anche la fede nell’Uomo. Ma come far crescere la fiducia in questo primate, tanto intelligente, che non ne vuol sapere affatto di evolversi dal punto di vista etico?

Di preghiere al Dio Risorto ne abbiamo elevate per duemila anni. E non sono ancora bastate. Che altro? Forse cominciare a migliorare un po’ anche noi stessi. Se lo facessimo tutti? O in tanti, almeno? Diversamente non ci resta che rifugiarci nel sempre confortevole: Dio salvi questo mondo!

La messa crismale per buona parte il clero convenuto si è conclusa con una sana rimpatriata conviviale presso il centro Paolo VI, dove avrebbero avuto modo di congratularsi con i confratelli che festeggiano rispettivamente i 60, i 50 ed i 25 anni di sacerdozio. Ad mjorem Dei gloriam!

 

Messa crismale in duomo a Brescia, celebranti Vescovo e presbiteri // Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia

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