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Boschi replica ad Appendino: niente soldi, ”l’accordo con l’Anci sana tutto”

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Botta e risposta tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, e il sindaco di Torino, la pentastellata Chiara Appendino, sui 61 milioni che il capoluogo piemontese dovrebbe ricevere dal fondo perequativo Imu-Ici. “La richiesta non sarà esaudita”, ha anticipato l’esponente Pd nel corso dell’Intervista con Maria Latella su Sky Tg24, “la sindaca sa che il governo ha un confronto con il comune e che i 61 milioni non sono dovuti”.

Boschi gela Appendino: “Roma non deve più altri soldi ai Comuni sulla questione Imu”

Torino richiede 61 milioni di euro. Il sottosegretario: “L’accordo con l’Anci sana tutto”

TORINO – Altro che trattativa. Sarà battaglia, durissima. Chiara Appendino, la sindaca di Torino, vuole 61 milioni dal governo, frutto di una battaglia avviata nel 2013 dal suo predecessore Piero Fassino. Il governo non ci sente, e dopo settimane di melina – e giorni di silenzi, gli ultimi, seguiti alla dichiarazione di guerra pubblica della sindaca Cinquestelle – lo dice apertamente: «La sindaca sa bene che non sono dovuti», spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, intervistata da Maria Latella su Sky.

L

a contesa riguarda i mancati versamenti dello Stato ai Comuni nel passaggio dall’Ici all’Imu e poi ancora alla Tasi, al tempo dei governi Monti e Letta. Torino reclama circa 60 milioni, forte di due sentenze della giustizia amministrativa che ne riconoscono le ragioni ma senza stabilire quale sia la cifra dovuta. Appendino annuncia un nuovo ricorso, che verrà depositato in settimana, per ottenere l’esecuzione delle sentenze.

Per replicare all’offensiva di Torino, il governo Gentiloni sceglie il sottosegretario. Probabilmente non è un caso. Boschi nell’esecutivo ha mantenuto un ruolo centrale e resta il riferimento di Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Da giorni il network dell’ex premier, «In cammino», ha cominciato a cannoneggiare la sindaca di Torino rilanciando le battaglie del Pd locale. Per di più tra Boschi e Appendino non corre buon sangue: un anno fa, in piena campagna elettorale – sempre su Sky e sempre con Maria Latella – l’allora ministro per le Riforme ingaggiò un corpo a corpo con l’allora candidata sindaco che contestava il progetto della Città della Salute, un piano da 600 milioni, in parte statali, per un polo ospedaliero e scientifico. Per Boschi modificarlo significava azzerare i fondi e ricominciare daccapo. Il Movimento 5 Stelle lo definì un ricatto ma alla fine, per non perdere il finanziamento, ha confermato il progetto.

Ora la partita è altrettanto delicata. I milioni che Torino reclama salverebbero il bilancio di Appendino dai tagli imposti a scuole paritarie, cultura e turismo, famiglie a basso reddito che non avranno più l’agevolazione sulla tassa rifiuti. Ma il governo non ha intenzione di intavolare una trattativa con Torino e con un sindaco in ascesa che a molti osservatori pare proiettato verso una vetrina nazionale. Non a caso Boschi butta la palla verso lidi più confortevoli, l’associazione dei Comuni guidata da un renziano come il sindaco di Bari, Antonio De Caro: «Torino, come altri, ha ottenuto le risorse stanziate in un accordo complessivo con l’Anci. Per Appendino valgono le stesse regole di tutti i suoi colleghi. E dire che Torino sia penalizzata, dopo che ha ricevuto i soldi per il metrò e le periferie, è falso».

Per la sindaca: «Il governo dovrebbe avere con le amministrazioni locali un rapporto istituzionale e non legato all’appartenenza politica». Tesi che Boschi boccia: «Non c’è alcuna questione politica in ballo. I funzionari governativi si sono incontrati più volte a Palazzo Chigi con quelli di Torino e si è registrata una diversa interpretazione tecnica della vicenda, tutto qui».

Annacquare le rivendicazioni di Torino nel calderone di qualche decina di altre città, però, è proprio ciò che la sindaca non vuole. L’avvocatura del Comune è già allertata, quella dello Stato anche.

vivicentro.it/politica
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lastampa/Boschi gela Appendino: “Roma non deve più altri soldi ai Comuni sulla questione Imu” ANDREA ROSSI


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