Non ascoltata la minoranza che voleva farlo prima.
span style="color: #767676; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 21px;">Roma, 28 feb. – Il congresso Pd si farà nel 2017, come previsto, ed è “fa sorridere” la minoranza Pd che “si scopre ulivista quando l’Ulivo non c’è più”. Lo dice il ministro Maria Elena Boschi in una intervista a Repubblica. L’anticipo del congresso è escluso: “Non credo che i cittadini si interessino alle diatribe interne al Pd. Rispettiamo statuto e regole. Il congresso è previsto nel 2017 e si farà nel 2017. Sarà la gente a scegliere tra chi è più bravo a lamentarsi e chi, come Renzi, sta dimostrando con i fatti la ripartenza”. La Boschi parla anche della scommessa di Renzi sul referendum sulle riforme, previsto per ottobre: “Non è una personalizzazione, è un atto di serietà e coraggio. Una eventuale sconfitta significherebbe che i cittadini non condividono il nostro progetto per cambiare l’Italia. Sarebbe giusto trarne le conseguenze, non siamo attaccati alle poltrone”.
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