Blitz anti-crimine a Caivano: Analizziamo se l’operazione ad alto impatto è stata propaganda o efficace contrasto alla criminalità.
Blitz anti-crimine a Caivano: Propaganda o Azione Efficace?
L
’intervento di 400 agenti a Caivano ha monopolizzato l’attenzione dei media, suscitando l’orgoglio della destra. Tuttavia, la propaganda non nasconde risultati modesti e problemi reali trascurati.
Quando lo Stato sfida la criminalità, è motivo di plauso. Ma occorre analizzare i fatti. L’operazione a Caivano, definita “ad alto impatto,” ha portato al sequestro di armi, droga, e denaro, ma con 400 agenti, ci si aspettava di più.
Una base è stata scoperta e molte persone identificate, ma i media sembrano enfatizzare l’azione come una scena da film hollywoodiano, piuttosto che un passo significativo contro la criminalità.
L’entusiasmo di Giorgia Meloni, la mente dietro il blitz, è palpabile. Parla di “bonifica,” una parola magica. Tuttavia, Caivano è un posto difficile, e la presenza dello Stato dovrebbe essere costante, non occasionale.
Il termine “bonifica” era già stato pronunciato da Meloni in precedenza, e ora sembra essere diventato realtà con il blitz dei 400 agenti. Tuttavia, l’enfasi dei media di Stato sembra eccessiva rispetto ai modesti risultati ottenuti.
Questo blitz sembra più una mossa propagandistica che una soluzione duratura. I media di Stato sembrano trattare Caivano come se fosse Hollywood, trascurando i problemi reali. Nonostante il ringraziamento ai 400 agenti, i film di Scorsese sembrano un’opzione migliore.
Referenza
Il Mattino