Davide Barosi, portiere della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live Talk Show”.
Le dichiarazioni di Davide Barosi sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
P
unti Chiave Articolo
Barosi, ospite della quinta puntata di questa stagione di Juve Stabia Live Talk Show, a cui sono arrivati molti messaggi di stima, seppure giovanissimo, classe 2000, vige di una carriera calcistica importante.
Con 72 presenze in serie C, lo scorso anno ha presenziato in 32 partite su 32, e quest’anno ne ha giocate 12 su 13. Un ragazzo molto umile, che sente l’unione del gruppo con gli altri calciatori e ringrazia i vecchi, quelli di esperienza, per amalgamare bene le componenti.
Barosi dichiara : “Mi sto trovando bene, siamo un bel gruppo, una bella squadra.”
Il difensore estremo prosegue: “Mi aspettavo di fare un bel campionato, il quarto posto può essere alla nostra portata, proveremo a fare il massimo. Avete detto che i giovani sono un perno fondamentale della squadra, la rosa è costruita anche con i giovani, però è merito di tutti il punteggio fatto. Così come è merito dei vecchi, se i giovani migliorano.
Gli esperti riescono a mantenere il gruppo, anche nei momenti di difficoltà, siamo riusciti a stare tutti uniti nello spogliatoio. Quella è stata la nostra forza che ci ha permesso di venire fuori da quelle tre, quattro partite difficili.
Dal mio punto di vista, è stata facile la trattativa. Mi ha chiamato il Direttore Di Bari e mi ha chiesto di venire. Io ho accettato. Il portiere a cui faccio riferimento è Buffon, ma ovvio seguo tutti i portieri perché si può imparare da tutti quelli più bravi“.
Barosi: cerco di trarre ispirazione da tutti i portieri più bravi.
Il numero uno della Juve Stabia, ospite alla quinta stagione di Juve Stabia Talk Show, appare tranquillo e a suo agio mentre parla delle vespe a cui resterà legato fino a giugno 2024: “Mi trovo bene a Castellammare. Non ero mai stato al sud ma mi sono ambientato bene. Non abbiamo affrontato tutte le squadre. Curiamo tutte le fasi come quella difensiva. Stiamo affrontando pochi goal e speriamo di proseguire così.
Siamo contenti perché se la squadra subisce pochi goal è merito di tutti. Ho tanti pregi e tanti difetti, cerco di ottimizzare i lati negativi, limandoli tutti i giorni. Danilo è un secondo allenatore. E’ fantastico, non si risparmia in nulla. Lavoriamo tanto e bene. Anche Danilo da una mano a tutto il gruppo perché ha tanta esperienza.
I portieri allenati dal Mister Amedeo Petrazzuolo hanno fatto un’ottima carriera, mi auguro sia lo stesso per me. Così come è sempre sul pezzo, trasmette tanto”.
Barosi: siamo abituati alla solitudine dei portieri.
Davide Barosi prosegue nelle dichiarazioni: “Impari a conviverci da subito alla solitudine del numero uno. Fa parte del ruolo. Sul tiro di Nocciolini, che conosco, ho sorriso. Sui goal fatti dalla squadra, esulto da solo. E’ importante essere qui, è un passo avanti rispetto agli scorsi anni. Non sento la pressione, vado in campo cercando di essere tranquillo con la preparazione che ho.
Ogni partita ha situazioni diverse. Con la Turris, pur perdendo, abbiamo fatto azioni positive rispetto a quella con il Picerno anche se abbiamo vinto. Il Mister ci chiede di valutare le situazioni. Come si pongono gli avversari così dobbiamo trovare la giusta giocata dal basso o dall’alto.
Dopo le partire il Mister ci fa i complimenti quando serve, ma non si sbilancia più di tanto. Le partite più difficili sono quelle in cui c’è poco movimento in novanta minuti e poi devi fare la parata buona.”
Barosi conclude: “Danilo ed io siamo da stimolo l’uno per l’altro. Fisicamente sta benissimo ed è sempre il primo ad allenarsi. Sicuramente un giocatore deve trovare stimoli ovunque, indipendentemente dal contesto e dai tifosi. A Castellammare c’è molto seguito ed attaccamento al calcio.
Ho notato subito questo calore da parte della tifoseria ed è una cosa carina. Come ricordano i portieri precedenti mi piace pensare che un giorno possano ricordare anche me.
Il Mister ci tiene, lavora tanto. Cerca di modellare la squadra a sua immagine e somiglianza. Noi cerchiamo di rispecchiarci in ciò che vuole trasmetterci. Ci credo in questa squadra. In questo progetto. Riuscire a far bene nella Juve Stabia ha il suo seguito, ha la sua risonanza. Spero di fare bene. Ho legato con tutti i compagni di squadra. Mignanelli è il più suonato – ride – siamo un bel gruppo!”.