Le persone indagate dalla Procura di Arezzo sono 21, gli avvisi di garanzia sono stati notificati dalla Guardia di Finanza.
Sarebbero stati concessi dai vertici della Banca Etruria 180 milioni di euro agli amici degli amici, in alcuni casi anche in conflitto d’interessi, senza che i “beneficiari” avessero le giuste garanzie, in un caso, un milione di euro fu concesso ad un pregiudicato senza arte ne’ parte, con la sola promessa della restituzione.
Altri milioni furono dati in pasto ad importanti Societa’ poi fallite, fra queste un cementificio che ebbe un finanziamento “a fondo perduto” di 60 milioni di euro. Avere un prestito rapido era facile, bastava essere presentato da un “amico”, fare la richiesta di quanto gli servisse.
Questi saranno solo una parte dei fulgidi esempi messi in campo dai 2 Consigli d’Amministrazione: la domanda e’ piu’ che lecita, come una Banca puo’ essere stata gestita da criminali, senza che vi fossero i dovuti controlli?. Forse gia’ si sapeva che poi a rimettere tutto a posto ci avrebbe penseto lo Stato? sempre con i soldi dei Cittadini.
Morale di una brutta favola :
Se tu cittadino ti rechi nella “tua Banca” e chiedi un prestito di 500 euro per pagare le bollette di casa o le spese dei libri dei tuoi figli senza le dovute garanzie, gli addetti ai lavori ti risponderanno Vade Retro Satana.
Questa e’ l’Italia, siamo precipitati in un baratro politico e morale da cui sara’ difficile venirne fuori.
Lascia un commento